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Capitale della cultura

L’appello di Comune e Provincia ai paesi: “Presentate idee che leghino Bergamo a Brescia”

Il sindaco Giorgio Gori e il consigliere provinciale con delega al turismo Claudio Bolandrini illustrano l'accordo in vista dell'evento del 2023. Si parte con "Di famiglia in famiglia", un viaggio alla scoperta del territorio attraverso la storia delle casate bergamasche

Bergamo. Un appello congiunto lanciato da Provincia e Comune di Bergamo a tutti i paesi del territorio: “Aderite a Bergamo e Brescia capitale della Cultura presentando il vostro progetto”. L’invito arriva dal sindaco Giorgio Gori e dal consigliere provinciale con delega al turismo Claudio Bolandrini, che in una conferenza stampa hanno presentato l’accordo che vedrà una progettazione condivisa per l’importante evento che le due città lombarde hanno saputo intercettare.

Si parte con un progetto pilota della Provincia al quale hanno aderito 22 Comuni, Bergamo compreso. Si chiama “Di Famiglia in Famiglia” ed ha l’obiettivo di sviluppare una rete territoriale strutturata di itinerari turistici, storici, culturali, enogastronomici in ville, castelli, palazzi e borghi attraverso strumenti digitali e iniziative culturali che raccontino la storia di famiglie e signorie bergamasche.

“L’obiettivo è quello di valorizzare il turismo di prossimità attraverso la storia delle più importanti famiglie bergamasche a partire dal 1800 – spiega Bolandrini -. Abbiamo ottenuto una buona adesione, con la partecipazione di numerosi Comuni ma vogliamo ampliare questa rete. Attraverso queste sinergie, infatti, si possano coinvolgere anche paesi che non hanno una particolare vocazione turistica ma che posseggono un patrimonio di rilievo”. Il progetto verrà presentato sul bando regionale “Viaggio in Lombardia” come tappa di avvicinamento a Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, sperando di ottenere un finanziamento di 100mila euro dei 180mila spesi per realizzarlo.

Il Comune di Bergamo parteciperà allo stesso bando con altri due progetti: uno riguarda un cammino che collegherà il territorio bergamasco a quello bresciano e l’altro una ciclovia che ha un costo di 6 milioni di euro. “Stiamo lavorando alla creazione di una progettualità coinvolgendo tanti soggetti di entrambe le città, sono aperti tavoli sui più svariati argomenti, dalla musica alla salute. Vogliamo raccogliere le proposte in progetti ben delineati da inserire nel dossier che dovremo presentare a fine anno”.

Il titolo è già stato deciso e si chiamerà “La città illuminata”, all’interno ci sono quattro macroaree: “La Cultura come cura” e riguarderà principalmente il terzo settore, il volontariato, la salute; “Città Natura” che ha uno sfondo ecologico, naturalistico, riguarda i parchi e la sostenibilità; “Patrimonio nascosto”, che mira a valorizzare luoghi, storie, ambienti poco conosciuti e infine “La Città che inventa” dove troveranno spazio l’industria, il lavoro, la manifattura che hanno adottato percorsi legati alle nuove tecnologie e all’innovazione.

“L’anno della cultura non vuole essere prerogativa solamente del capoluogo, ma dell’intero territorio bergamasco – conclude il sindaco Gori -. Per questo rinnoviamo l’appello ai sindaci, ai consorzi ed enti di promozione turistica di essere propositivi presentando idee su due principali filoni: progetti che leghino la città alla provincia o che mettano in relazione i territori di Bergamo e Brescia”.

Per la promozione di tutte le iniziative verrà utilizzato principalmente il portale Visit Bergamo, sito ufficiale del turismo bergamasco nato dalla volontà del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio per rendere visibile e far conoscere la terra bergamasca.

Al progetto “Di famiglia in famiglia” hanno aderito i comuni di: Almenno San Salvatore, Almenno San Bartolomeo, Alzano lombardo, Bergamo, Brignano Gera d’Adda, Calcio, Capriate San Gervasio, Caravaggio, Cavernago, Costa di Mezzate, Covo, Lovere, Martinengo, Misano Gera d’Adda, Pagazzano, Romano di Lombardia, Rovetta, Scanzorosciate, Seriate, Trescore Balneario, Treviglio e Urgnano.

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