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Le pagelle

Gosens ha rimesso il turbo, Musso supereroe: Freuler croce e delizia

Il portierone argentino decisivo in almeno tre occasioni: lo svizzero sblocca la gara, ma poi ha sulla coscienza il vantaggio spagnolo. Ottimo l'ingresso di Koopmeiners.

Musso 7,5: Strepitoso in due occasioni, 33’ e 41’a blindare la porta, domatore e saltimbanco come Topolino nei fumetti della Disney. Si supera alla fine salvando ancora il risultato.

Toloi 6: Un poco di freno a mano non guasta, sale solo quando è indispensabile. E non corre rischi contro avversari che hanno esperienza

Palomino 6,5: È il più in forma, a lui Gasp non rinuncia nemmeno nella conferenza stampa pre partita. Trasmette sicurezza anche quando viene spostato a sinistra

Djimsiti 6: Viene da qualche arranco di troppo, così si limita nel rincorrere per tenere posizione. Ci riesce bene fino a quando Gasperini vuole qualcosa di più e lo cambia. Prestazione sufficiente senza commettere errori (dal 15’st Demiral 6: Serve la sua esperienza in Europa, non manca fisicità e non è il tipo da togliere il piede nei contrasti. Entra per fare il centrale, non molla Moreno).

Zappacosta 6: Fa la doppia fase con continuità nelle giocate, che non sempre fanno rima con qualità davanti alle occasioni da gol che spreca.

Freuler 5,5: Fa solo i gol importanti, ma rovina tutto con una ripartenza che regala il secondo gol al Villarreal

De Roon 5:  Funzionale a ridare senso alla metà campo, non è incursore perché deve proteggere più che accompagnare. Non si risparmia anche nel giallo che prende al 24’, perde il disimpegno che porta al pareggio di Moreno. Ruggine che si fa sentire anche con qualche svirgolata di troppo (dal 25’st Koopmeiners 7: Sarà dura lasciarlo fuori. Avviso per i compagni di reparto).

Gosens 7:  Vorrebbe essere sempre un attaccante aggiunto, movimento costante alla ricerca dei tempi giusti per inserire il turbo. Sul destro per il possibile raddoppio al 7’ con Malinovskyi sconsolato e libero sulla destra. Nella fase difensiva il 2002 Pino qualche problema lo crea, poi quando c’è da buttarla dentro rinasce.

Malinovskyi 5,5: Si accende? Quando mai. Il suo pezzo forte, il sinistro a fare male, è rimasto nel bisturi del chirurgo che gli ha sistemato l’ernia. Controllo suicida a seguire al 34’, con San Musso da ringraziare. Fa tanto movimento sulla destra, ritrova il sinistro all’inizio del secondo tempo a prendere solo il corner (dal 25’st Pasalic 6: Qualche giocata, tanta corsa non demerita pur mai facile entrare subito in partita).

Pessina 6,5: Personalità. Fa tutto il campo al 17’ senza trovare la porta, poi tanta corsa anche ad aiutare la linea difensiva (dal 32’st Miranchuk s.v.).

Zapata 6: Scalpita più di fisico che di stile, non a caso era il primo clone di Lukaku, senza fare i conti con la bottega dei Percassi non avvezza ai saldi. Difende la palla per Freuler da cui nasce il vantaggio iniziale. Sfortunato di testa sulla traversa superiore su corner di Malinovskyi all’ avvio di ripresa, ci prova ancora senza centrare la porta (dal 25’st Ilicic 6,5: Dal suo destro a fare finta di calciare nasce l’assist per Gosens. Musichetta della Champions medicina per ritrovarsi, entra bene in partita).

Gasperini 7: Il primo degli spareggi, quello più importante con un avversario che mamma Liga ha protetto con il rinvio in campionato. Anche se non si vince per caso l’Europa League, non si fa intrappolare da Emery. Schiera la squadra più logica, con qualche scelta dolorosa con la nuova rinuncia a Demiral oltre che a Ilicic. Se la gioca sempre senza paura, mai come quest’anno chiamato a chiedere il meglio dalla truppa, soprattutto in Champions dove i tre punti dello Young Boys con lo United ridefiniscono il girone come problematico. Altro che abbordabile. Carattere ritrovato, pareggio che fa ben sperare anche per il campionato.

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