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I concerti

Torna il Bergamo Jazz Festival, quattro giorni di musica in città: il programma

Dopo la pausa forzata del 2020, la 42esima edizione propone come sempre artisti internazionali

Bergamo. Dopo la pausa forzata del 2020, torna Bergamo Jazz Festival: quattro giornate, da giovedì 16 a domenica 19 settembre, per una 42esima edizione che propone come sempre artisti internazionali, con il significativo ritorno delle tre serate in abbonamento nel rinnovato Teatro Donizetti e concerti anche al Teatro Sociale e in altri luoghi, non solo in città. Assoluta novità di quest’anno è, infatti, un evento ospitato in mezzo alla natura della Val Seriana.

Maria Pia De Vito, Direttrice Artistica di Bergamo Jazz, vede finalmente coronato il suo impegno: «Non posso nascondere che momenti difficili, io e tutta la squadra di Bergamo Jazz, li abbiamo vissuti nell’ultimo anno e mezzo. Ma l’entusiasmo per il nostro lavoro non è mai venuto meno. Ora siamo tutti proiettati verso questa nuova edizione di Bergamo Jazz, di cui saranno protagonisti tanti musicisti stranieri e italiani, alcuni di loro per la prima volta ospiti del Festival».

Ecco quindi il programma del Festival giorno per giorno.

Giovedì 16 settembre

Bergamo Jazz riparte da Città Alta, dove giovedì 16 settembre sono previsti tre eventi, ad iniziare dal concerto al Teatro Sociale (ore 18) dal duo formato dal trombettista Luca Aquino e dal pianista Giovanni Guidi, che di recente hanno unito le proprie forze per registrate l’album Amore bello, dal titolo di una canzone di Claudio Baglioni. È dunque l’innato amore per la melodia, anche italiana, e la cantabilità a far loro da collante.

A seguire, a La Marianna, a Colle Aperto (ore 19), primo dei sei appuntamenti con “Scintille di Jazz”, ormai abituale sezione del Festival dedicata ai nuovi talenti e curata da Tino Tracanna, che ha scelto come apripista il quartetto della vocalist bergamasca Beatrice Arrigoni, sensibile autrice e interprete di brani che si ispirano anche al mondo della poesia.

Di nuovo al Teatro Sociale (ore 21), sarà quindi di scena il trio del pianista polacco Marcin Wasilewski, con i connazionali Slawomir Kurkiewicz al contrabbasso e Michal Miskiewicz alla batteria. Trio anch’esso votato ad una musica dal palpabile afflato poetico e melodico, ben documentata da numerosi dischi incisi per l’etichetta tedesca ECM, l’ultimo dei quali, il nuovissimo En attendant, include riletture di una delle celebri “Variazioni Goldberg” di Beethoven e di “Riders on The Storm” dei Doors.

Venerdì 17 settembre

Il restaurato Teatro Donizetti torna ad essere il cuore pulsante di Bergamo Jazz, con le sue tre serate in abbonamento, amatissime anche dal pubblico proveniente da oltre regione e confine.

Primo a salire sul prestigioso palcoscenico sarà, la sera di venerdì 17 settembre (ore 21), una star del jazz vocale: Kurt Elling. Vincitore di due Grammy Award, dotato di una considerevole estensione vocale e di un invidiabile dinamismo espressivo, capace di slanci carichi di swing e di momenti di toccante poesia, Kurt Elling incarna la quintessenza del jazz vocale contemporaneo in chiave maschile. Al suo fianco ci sarà un trio strumentale capeggiato da Charlie Hunter, uno dei più originali specialisti odierni della chitarra, e comprendente il tastierista Dj Harrison e il batterista Corey Fomville, entrambi attivi sulle scene dell’hip hop e membri della band Butcher Brown. Con questa formazione Kurt Elling ha registrato l’album SuperBlue, in uscita ad ottobre. Quella di Bergamo, è l’unica data italiana autunnale di Kurt Elling, anteprima di un disco nel quale la consueta eleganza del cantante si combina con incalzanti trame ritmiche.

Il concerto serale al Donizetti sarà preceduto dalle esibizioni del gruppo Eternal Love del pregevole sassofonista Roberto Ottaviano, uno dei maggiori specialisti a livello mondiale del sax soprano (con lui, all’Auditorium di Piazza della Libertà, ore 17: il clarinettista Marco Colonna, il pianista Giorgio Pacorig, il bassista Giovanni Maier e il batterista Zeno De Rossi), e della violinista Anais Drago che, nell’ambito di “Scintille di Jazz”, proporrà il suo interessate progetto dedicato al genio di Frank Zappa allo spazio di Bergamo 1000 di Piazzale Alpini (ore 19). Stessa location, ma alle 21.30, per il quartetto Ja.Ck, con il trombonista Andrea Andreoli, il chitarrista Alessandro Usai, l’organista Alberto Gurrisi e il batterista Martino Malacrida a promettere una miscela aggiornata di jazz e rock.

Sabato 18 settembre

L’indomani, il pubblico di Bergamo Jazz potrà accogliere nuovamente con l’abituale affetto Dave Douglas, già Direttore Artistico del Festival dal 2016 al 2019. Il trombettista americano, che ha passato il testimone proprio a Maria Pia De Vito, guiderà un nuovissimo quartetto insieme al pianista Franco D’Andrea, uno degli uomini più in vista del jazz italiano, ed europeo tutto, sin dagli anni Sessanta, che ha da poco spento le 80 candeline. I due co-leader saranno coadiuvati dalla contrabbassista romana Federica Michisanti e dal batterista statunitense Dan Weiss: il gruppo, già collaudato dal vivo nei mesi scorsi, trae linfa vitale dal connubio tra tradizione e innovazione che da sempre contraddistingue i percorsi artistici sia di Douglas che di D’Andrea.

La giornata sarà scandita da altri momenti musicali di rilievo, a cominciare dalla solo performance alla GAMeC (ore 11) di Paolo Angeli, che con la sua originalissima chitarra sarda preparata tributerà un particolarissimo omaggio ai Radiohead.

Nel pomeriggio, all’Auditorium di Piazza della Libertà (ore 17), sono poi in scaletta gli Hobby Horse, audace trio (Dan Kinzelman ai sassofoni, Joe Rehmer al basso, Stefano Tamborrino alla batteria; tutti e tre impegnati anche con macchine elettroniche) che si distingue per una imprevedibile mistura di stili e generi, dalla slam poetry all’hip hop, dalla bossa nova alla psichedelia, dal prog rock alla techno e alla musica da camera.

Per “Scintille di Jazz” il Dieci10 di Via Quarenghi propone alle ore 19 il quartetto della batterista orobica Francesca Remigi, talento in costante ascesa, e alle 22.30 l’Oquk Collective, con il pianista Andrea Candeloro.

Domenica 19 settembre

Giornata particolarmente densa di appuntamenti, quella conclusiva di Bergamo Jazz 2021, aperta la mattina (ore 11) da un evento speciale: il concerto alla Sorgente Nossana di Ponte Nossa del trio di clarinetti NRG Bridges, formato da Gianluigi Trovesi e dai più giovani colleghi di strumento Andrea e Adalberto Ferrari. Un evento, organizzato in collaborazione con UniAcque, che testimonia la vicinanza di Bergamo Jazz alla Val Seriana, così duramente colpita dal Covid 19, inserendosi altresì nel solco dello spirito green abbracciato dal Festival.

Nel pomeriggio ci si trasferirà nuovamente in Città Alta, precisamente alla Sala Piatti (ore 15), in occasione di un doppio set dedicato alla vocalità più sperimentale. Di scena altrettante coppie artistiche: Vocione, avventuroso progetto ideato dalla vocalist Marta Raviglia e dal trombonista Tony Cattano, e le O-Jana, ovvero Alessandra Bossa, pianoforte e synth, e Ludovica Manzo, voce e campionamenti.

Al Teatro Sociale (ore 17) tornerà quindi, dopo la sua apparizione nel 2017, uno dei gruppi italiani più apprezzati: il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti. Il gruppo è lo stesso – con il trombettista Giovanni Falzone, il bassista Danilo Gallo e il batterista Zeno de Rossi – ma la musica è nuova, presa dall’ultimo album del quartetto, Zorro, ispirato alle avvincenti gesta del leggendario cavaliere mascherato di cinema, tv e fumetti. E c’è un’altra non trascurabile novità: alle spalle del Tinissima agirà nelle vesti di live painter Davide Toffolo, fumettista e musicista, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti e ospite degli Extraliscio all’ultimo festival di Sanremo.

L’ultimo appuntamento di “Scintille di Jazz”, all’Edonè (ore 19), vedrà in azione il gruppo The Dolphians del notevole clarinettista milanese Federico Calcagno, già vincitore di numerosi bandi e concorsi, tra i quali Nuova Generazione Jazz dell’associazione I-Jazz.

Infine, al Teatro Donizetti (ore 21), toccherà a Tigran Hamasyan porre il sigillo finale alla 42esima edizione di Bergamo Jazz: il pianista armeno suonerà alla testa del suo trio (con Evan Marien al basso elettrico e Arthur Hnatex alla batteria) proponendo i contenuti dell’album The Call Within, singolare combinazione di sonorità jazz-fusion, di alchimie elettroniche e di profumi folklorici mediorientali. In altre parole, una musica che getta un ponte tra diversi suoni e culture, così come è nel DNA di Bergamo Jazz.

Nuova App Bergamo Jazz

In collaborazione con Mango Mobile Agency, Bergamo Jazz ha realizzato una nuova App gratuita, utilizzabile sia con sistema Android che con Iphone. La App consentirà di accedere al programma del Festival e alle schede dei singoli eventi. Si potranno anche avere informazioni di biglietteria e sarà disponibile una mappa delle location. Inoltre, agli utenti verranno inviate notifiche con aggiornamenti in tempo reale e gli alert relativi ai concerti inseriti nei Preferiti. La App sarà anche dotata di una sezione denominata Campaign, grazie alla quale gli abbonati riceveranno notifiche sullo stato del proprio abbonamento.

PREZZI ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Abbonamenti alle 3 serate al Teatro Donizetti: da 32 a 80 Euro, ridotti da 26 a 64 Euro

Biglietti concerti al Teatro Donizetti: da 15 a 38 Euro, ridotti da 12 a 30 Euro

Concerti fuori abbonamento: da 8 a 15 Euro, ridotti da 7.50 a 11 Euro

La riduzione per biglietti e abbonamenti al Teatro Donizetti è valida per i giovani under 30.

La riduzione sui biglietti per i concerti fuori abbonamento è valida per giovani under 30 anni, abbonati concerti al Teatro Donizetti, soci Jazz Club Bergamo, LAB 80 e CDpM Europe.

Evento speciale alla Sorgente Nossana: ingresso gratuito su prenotazione.

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