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L'aggiornamento

Il report dell’Iss: “Con il vaccino -96% di rischio ricovero in intensiva e morte”

Il rischio di contrarre l’infezione si riduce del 77% rispetto a quello tra i non vaccinati: tra gli over 80 il tasso di decesso è quindici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo.

La maggior parte dei casi segnalati in Italia negli ultimi 30 giorni sono stati identificati in soggetti non vaccinati: anche l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornato all’8 settembre, conferma l’impatto positivo della campagna vaccinale nel prevenire nuove infezioni, infezioni gravi e decessi.

Al momento della pubblicazione dello studio, in Italia erano state somministrate 80.013.442 dosi, con copertura completa oltre al 70% in tutte le fasce d’età over 50: immunizzato il 76,4% della popolazione 50-59 anni, l’83,8% di quella 60-69, l’88,4% tra i 70-79enni e il 92,1% degli over 80.

Le fasce d’età inferiori, dai 20 ai 49 anni, hanno invece tutte una copertura sopra la 60%: 68% tra i 40 e i 49 anni, 62,2% nei 30-39, 64,8% per i 20-29enni.

Si ferma al 40,1%, infine, la copertura dei ragazzi dai 12 ai 19 anni, l’ultima fetta di popolazione che ha avuto accesso alla campagna vaccinale.

“Negli ultimi 30 giorni – sottolineano gli esperti dell’ISS – si rileva come il 26% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 37,4% delle ospedalizzazioni, il 46,7% dei ricoveri in terapia intensiva e il 49,9% dei decessi negli over 80 siano avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Si evidenzia che, nel momento in cui le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, si verifica il cosiddetto effetto paradosso per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi. Per esempio, nella fascia di età 80+, dove la copertura vaccinale è intorno al 90%, si osserva che il numero di ospedalizzazioni fra vaccinati con ciclo completo è pari a 1.019 e mentre nei non vaccinati è più basso, pari a 638. Tuttavia, calcolando a partire da questi dati il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo per i non vaccinati sia circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (219,1 vs 24,5 ricoveri per 100.000 abitanti). Analizzando allo stesso modo il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80, si osserva che negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben tredici volte più basso dei non vaccinati (1,1 vs 14,8 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è quindici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (76,2 vs 5,0 per 100.000 abitanti)”.

tabella vaccini 8 settembre

In merito all’efficacia vaccinale, l’Istituto Superiore di Sanità compara i risultati di chi ha completato il ciclo e di chi invece è ancora in attesa della seconda dose.

Ne è emerso come l’efficacia complessiva della vaccinazione incompleta nel prevenire l’infezione è pari al 63,0% (95%IC: 62,7%-63,3%), mentre quella della vaccinazione completa è pari al 77,3% (95%IC: 77,1%-77,5%).

“Questo risultato – evidenzia l’ISS – indica che nel gruppo dei vaccinati con ciclo completo il rischio di contrarre l’infezione si riduce del 77% rispetto a quello tra i non vaccinati. Siccome è una stima basata su un modello statistico, questa implica un livello di incertezza che è espresso dall’intervallo di confidenza, il quale indica che verosimilmente (con il 95% di probabilità) il valore reale dell’efficacia è compreso tra 77,1% e il 77,5%. L’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione, sale all’84,1% (95%IC: 83,5%- 84,6%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e al 93,4% (95IC%: 93,2%-93,7%) per quella con ciclo completo. L’efficacia nel prevenire i ricoveri in terapia intensiva è pari all’90,8% (95%IC: 89,5%-91,9%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e pari al 95,7% (95%IC: 95,0%-96,2%) per quella con ciclo completo. Infine, l’efficacia nel prevenire il decesso è pari all’83,8% (95%IC: 82,6-84,9%) per la vaccinazione con ciclo incompleto e pari al 96,3% (95%IC: 95,9%-96,6%) per la vaccinazione con ciclo completo”.

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