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Il comitato di quartiere

“Passerella che collega Malpensata e Campagnola? Non basta a togliere il traffico dal quartiere” fotogallery video

"La proposta risolutiva esiste da più di vent’anni, la famosa bretella di collegamento, ed è l’opera prioritaria prevista da tutti gli strumenti urbanistici della città. Ma finora rimasta nei cassetti, dicono per mancanza di fondi"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Gianluigi Mologni, del Comitato di quartiere di Campagnola, ha inoltrato alla redazione di Bergamonews dopo l’inaugurazione della passerella che scavalca la circonvallazione a Campagnola.

Bergamo. Bene, ma non proprio benissimo. Si tratta dell’ennesima pezza su un vestito liso. Come ha detto molto chiaramente il progettista dell’intervento sull’area ex Mulini Moretti, la soluzione dei problemi del quartiere non è una passerella, ma togliere il traffico dal quartiere. Quel traffico di attraversamento improprio (almeno 30 mila veicoli al giorno nel centro di un quartiere medioevale e davanti alla chiesa), determinato dal fatto di aver lasciato costruire mega centri commerciali, sviluppare all’inverosimile un aeroporto, senza realizzare la cosa più ovvia che è il collegamento tra asse interurbano e circonvallazione. Quindi piccole strade di quartiere trasformate in assi di penetrazione e scorciatoie veloci delle circonvallazioni.

La proposta risolutiva esiste da più di vent’anni (la famosa bretella di collegamento) ed è l’opera prioritaria prevista da tutti gli strumenti urbanistici della città. Ma finora rimasta nei cassetti, dicono per mancanza di fondi. Però intanto si sono sprecate e si sprecheranno risorse enormi con scarsa o nulla utilità. Pensiamo al collegamento tra la rotatoria di Orio e la via Zanica, pressoché deserta, di cui gli abitanti di Campagnola e la Circoscrizione avevano evidenziato la inutilità. E adesso pensiamo alla passerella e ai soldi che verranno spesi per allargare il ponte di Campagnola per far passare meglio e di più il traffico. Se esistesse la bretella il tratto di circonvallazione sarebbe ridotto ad una strada urbana senza alcuna necessità della passerella.

Con tutti questi soldi, e il contributo di SACBO che fruisce alla grande di questo collegamento improprio, l’opera avrebbe già potuto essere realizzata. Oggi abbiamo la passerella, inserita negli oneri di urbanizzazione dell’intervento sull’area ex Mulini Moretti. Proprio su questo intervento il Comitato di Quartiere aveva a suo tempo avanzato delle osservazioni e delle proposte che non sono state tenute in alcuna considerazione e non sono state degnate di risposta. Addirittura, in Consiglio Comunale gli Assessori hanno sostenuto che non fossero mai state presentate osservazioni, nonostante fossero state inviate per PEC.

In particolare sulla passerella, in considerazione delle problematiche che si verificano solitamente nell’uso di queste strutture, avevamo proposto una ipotesi di progetto di attraversamento a raso (rialzando leggermente la sede stradale della rotatoria oggetto di intervento). Anche su questa proposta non abbiamo avuto alcuna risposta e nessuna volontà di confronto.

Oggi avremo una passerella con accesso tramite ascensore e una rampa di scale. Sull’ascensore sappiamo bene quali sono i problemi (basta vedere quello della stazione): chi interviene in caso di guasto? Chi controllerà gli atti di vandalismo o di degrado? Certo, ci sono le scale, ma disabili e anziani come faranno?

Ma la cosa più assurda è la volontà dell’amministrazione di impedire fisicamente l’attraversamento pedonale a raso, nonostante la semaforizzazione dell’incrocio. La risposta disarmante è stata: se lasciamo attraversare col semaforo, la passerella non la usa più nessuno.

Una cosa assurda: un servizio è tale se serve, se si costringe la gente a usarlo (e a subirne i disagi) non è più un servizio. Già molti hanno chiesto di organizzare una raccolta di firme per chiedere che venga mantenuto l’attraversamento pedonale.

Circa l’intervento complessivo sulla viabilità si può rilevare che, ancor prima dell’apertura del supermercato, come avevamo ipotizzato, la situazione viabilistica nel quartiere risulta ulteriormente peggiorata. La risistemazione della rotatoria è stata effettuata solo con lo scopo di velocizzare il traffico sulla circonvallazione e in particolare quello di collegamento tra la stessa e lo salo aeroportuale e gli ipermercati, aumentando e velocizzando i transiti nel quartiere.

La scelta di aver dato la precedenza ai veicoli in uscita dalla circonvallazione e diretti a sud o, sull’altro verso, quelli diretti verso la città, sta provocando come previsto, l’enorme incremento delle code delle auto in uscita dalla città (le code arrivano fino alla Malpensata) . Cosi che, gli automobilisti stanno scegliendo di utilizzare la via Zanica (già intasato di suo) e poi in proseguimento su via Campagnola che ha visto incrementare enormemente il traffico.

Questa scelta è andata di pari passo con la quasi totale eliminazione delle Zone 30 (ridotta a mera segnaletica e il mancato controllo sulla ZTL che viene sistematicamente violata. Anche in questo caso le proposte documentate da precisi riferimenti normativi, sono rimaste inascoltate. Così come le richieste avanzate più volte anche dai Consigli Circoscrizionali e rimaste del tutto inascoltate.

Come evidenziato da più parti anche nel corso degli incontri per il PGT, la situazione di vivibilità nel nostro quartiere negli ultimi anni è andata drasticamente peggiorata. La passerella può essere una piccola pezza, ma certamente scarsamente risolutiva. Augurandoci che non si riveli l’ennesimo flop (“peso el tacon del buso” dicevano i vecchi: la toppa è più brutta del buco che voleva coprire).

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