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Bergamo

Accademia Carrara e Conservatorio Donizetti diventano statali. Dori (Leu): “Rafforzata la formazione artistica del sistema pubblico”

Il Conservatorio Gaetano Donizetti e l’Accademia di belle arti Carrara di Bergamo, che da questo momento potranno operare pienamente nel sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)

L’ultimo dei tre decreti attuativi è stato firmato venerdì, dopo la firma di tutti i Ministeri coinvolti e dopo la conferma del sottosegretario Costa: la statizzazione degli Istituti superiori musicali e delle Accademie di belle arti non statali è oggi ufficiale.

Ad annunciare la notizia, con grande orgoglio, è il deputato bergamasco di Leu Devis Dori: “Finalmente oggi, dopo anni, per gli Istituti superiori musicali non statali e le Accademie di Belle Arti non statali è una bella giornata”. Sono 5 le Accademie di belle arti e 17 i Conservatori coinvolti nel provvedimento. Fra queste, anche il Conservatorio Gaetano Donizetti e l’Accademia di belle arti Carrara di Bergamo, che da questo momento potranno operare pienamente nel sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Un processo che è durato oltre quattro anni, ma che alla fine si è concluso con un esito positivo. I passaggi dell’iter sono stati numerosi. L’ultimo, e il più decisivo dei quali, un’interpellanza parlamentare urgente proprio dell’onorevole Dori, indirizzata al Ministro dell’Università e Ricerca e al Ministro della Pubblica Amministrazione con l’obiettivo di sollecitare la conclusione della procedura.

Bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto rappresenta per l’onorevole un traguardo importante. “Un ulteriore tassello che rafforza il segmento della formazione artistica del nostro sistema scolastico e universitario pubblico”. Una tematica, quella della statizzazione degli Istituti musicali e delle Accademie di belle arti, particolarmente sentita dal deputato bergamasco, che in passato ha compiuto studi nell’ambito musicale: “Da diplomato in Pianoforte – aveva scritto negli scorsi giorni in un post sulla sua pagina Facebook – sento il dovere di sostenere la battaglia di queste Istituzioni che hanno l’importante compito di formare quei musicisti e artisti che poi si affermeranno anche a livello internazionale, portando nel mondo la nostra creatività e il nostro patrimonio culturale”.

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