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L'udienza

Processo Ubi, l’accusa conferma: “Prescritta la presunta illecita interferenza”

Il pm Paolo Mandurino conferma quanto anticipato nei giorni scorsi da Bergamonews: "Non so se ci saranno opposizioni da parte degli avvocati"

Bergamo. Il botto arriva nel finale. A pochi minuti dal termine della sua replica il pm Paolo Mandurino conferma quanto anticipato nei giorni scorsi da Bergamonews: il capo f, quello relativo alla presunta illecita influenza per l’assemblea del 20 aprile 2013, è prescritto.

Dopo la pausa estiva, martedì è ripartito con questo botto il processo Ubi che vede alla sbarra 31 imputati (30 più la Banca stessa). La prescrizione è scattata già prima dello stop, a fine giugno, a causa della sentenza numero 140 della Corte Costituzionale del 6 luglio scorso che ha ridefinito i calcoli per i casi di rinvio dovuti al Covid.

“Questo comporta che il reato al capo f è già prescritto – le parole del pm di fronte alla Corte presieduta dal giudice Stefano Storto – . Ne consegue che il tribunale alla data della sentenza prevista il 24 settembre non potrà fare altro che prendere atto dell’avvenuta prescrizione. Non so se ci saranno opposizioni da parte degli avvocati degli imputati”.

Salvo sorprese, cala così il sipario su uno dei due capi d’accusa rimasti nella lunga e articolata inchiesta sulla fusione tra la BPU Banca – Banche Popolari Unite e Banca Lombarda e Piemontese, all’origine della quale secondo la Procura oltre all’influenza illecita sulle decisioni dell’assemblea (quella appunto del capo f) ci fu un ostacolo alle autorità di vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e dall’altra.

Proprio su questo secondo punto si è concentrata l’esposizione di Mandurino, che ha replicato alla difesa di Giovanni Bazoli, tra gli artefici insieme a Emilio Zanetti della fusione. “I suoi avvocati parlano di un compromesso con Banca d’Italia, ma non spiegano con chi è stato raggiunto. Questo presunto accordo forse lo scagionerebbe, ma mancano i dettagli. Per questo a mio giudizio si tratta di una tesi difensiva sgangherata e senza riferimenti”.

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