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La battaglia

“Il ciclo non è un lusso”: il Tampon Tax Tour fa tappa a Bergamo

Accolte a palazzo Frizzoni le rappresentanti della campagna per abbassare al 4 per cento la tassa sugli assorbenti e altri prodotti igienico-sanitari

Il “Tampon Tax Tour”, la campagna contro la tassazione sugli assorbenti, fa tappa a Bergamo. La consigliera comunale di Firenze Laura Sparavigna, rappresentante del primo capoluogo italiano a sostenere la causa, e la presidente dell’associazione “Tocca a noi” Lucrezia Iurlaro, sono state accolte a Palazzo Frizzoni.

Al tavolo, tra manifesti rosa con gli slogan della campagna “Il ciclo non è un lusso”, “Un nuovo ciclio”, si sono sedute le assessore alle Pari Opportunità Marzia Marchesi e alle Politiche sociali Marcella Messina, i consiglieri comunali Alessandro De Bernardis e Romina Russo e Maddalena Cattaneo del Consiglio delle donne.

È inaccettabile che venga tassato come bene di lusso un bene che invece è di prima necessità – dichiara Sparavigna -. È una questione di diritto alla salute e di dignità della persona ed è proprio in questo senso che questa battaglia viene inquadrata, così da dare modo agli enti locali di trovare delle strategie per applicare a questi prodotti igienico sanitari una tassazione più bassa. Questo in attesa che il Parlamento intervenga sul tema nella prossima legge di bilancio”.

“In Francia, Germania, Scozia, nel Regno Unito la questione sulla tassazione degli assorbenti è già stata affrontata e l’Iva ridotta o abolita. L’Italia resta uno dei Paesi che continua a considerare questi prodotti come beni di lusso. Il 21 settembre porteremo la nostra bandiera, firmata dagli amministratori che abbiamo incontrato nel tour, in Parlamento per spingere ad adottare l’emendamento”, spiega Lucrezia Iurlaro.

Marzia Marchesi definisce la questione “una battaglia di civiltà partita da un bisogno concreto, quotidiano, che non riguarda solo le donne, è intergenere e intergenerazionale. Anche i pannolini per bambini, i pannoloni per gli anziani, la carta igienica e altri beni essenziali sono tassati al 22 per cento”.

Marcella Messina parla di povertà mestruale: “I vari lockdown ci hanno permesso di comprendere bene i bisogni della popolazione: gli assorbenti erano tra i prodotti più richiesti dalle donne. Chi non si può permettere di acquistarli, nei giorni del ciclo rinuncia al lavoro, alla scuola e quindi è fondamentale rendere accessibili questi prodotti di prima necessità a tutte. È una scelta di equità sociale ed economica“.

Il Comune di Bergamo si è unito alla lotta contro questa tassa più di un mese fa con un’iniziativa concreta: nelle due farmacie comunali di via Verdi e via Carducci fino al 31 dicembre verrà applicato uno sconto pari all’Iva su tutti i prodotti igienico femminili di oltre 40 tipologie differenti.

“La tassazione al 22 per cento è una vera e propria discriminazione di genere, basata su una differenza fisiologica. I rasoi per gli uomini sono tassati al 4 per cento e considerati indispensabili e questa è un’ingiustizia che si potrebbe facilmente eliminare”, dichiara Romina Russo.

La Tampon-Tax non è solo una questione femminile e lo ricorda Alessandro De Bernardis, che è medico in una Rsa: “A livello fiscale questa tassazione va ad incidere pesantemente sui servizi offerti agli anziani ed è importante che una battaglia di questo genere venga portata avanti da un movimento di giovani, perché saranno la classe dirigente del futuro e dimostrano una grande consapevolezza”.

“L’associazione nazionale dei ginecologi stima che una donna consumi 11mila assorbenti nell’arco della sua vita, 22 al mese per quarant’anni. L’Iva al 22 per cento è spropositata, il ciclo non è un lusso”, aggiunge Maddalena Cattaneo.

Tutte le cittadine e i cittadini interessati possono sostenere il progetto e seguire le tappe del “Tampon Tax Tour” tramite il sito della campagna.

 

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