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Appunti e virgole

Atalanta, si spera di recuperare Zapata. Le Nazionali? Più oneri che onori

Riprendono gli allenamenti a Zingonia, in dubbio Muriel e Piccoli. Per la Viola si attende Duvàn, nell'ultimo campionato il più presente di tutti

Che Atalanta troveremo alla ripresa del campionato, sabato 11 settembre alle 20,45 sul (rifatto) prato del Gewiss Stadium, contro la Fiorentina?

Oggi, lunedì 6 settembre, a Zingonia riprendono gli allenamenti, ma bisognerà attendere a metà settimana per rivedere i 17 atalantini impegnati con le nazionali. Impegnati, poi vedremo come e quanto impiegati…

Ma tra i cinque rimasti al Centro Bortolotti sembrano filtrare notizie positive per il recupero almeno di Zapata, che potrebbe dare il cambio al centro dell’attacco a Muriel. Entrambi si allenano a parte, Duvàn sta riprendendosi da una distorsione al ginocchio che l’ha costretto a saltare le prime due partite, mentre Lucho ha un problema al quadricipite che già gli aveva dato dolore durante la partita col Bologna, per cui nel finale era stato sostituito da Piccoli. Lo stesso Piccoli è in dubbio per un problema alla caviglia sinistra, una botta durante la partita con la Under 21, infortunio simile a quello subìto da Gosens con la Germania: Robin era in tribuna nella partita successiva contro l’Armenia, però anche il suo buonumore fa ben sperare in un recupero per la prossima partita di campionato con i viola.

Una curiosità. Con il forfait nelle prime due partite Zapata ha già fatto più assenze dello scorso campionato, quando proprio il Panterone è stato invece il più presente di tutti: 37 partite in campionato, seguito a ruota a 36 da Muriel, Malinovskyi e Palomino e a 35 da de Roon. E Zapata non ha saltato una partita di Champions, ma solo la sfida di campionato a Genova contro la Sampdoria. Lo stop più serio invece risale a due anni fa, quando per un infortunio all’adduttore Duvàn è rimasto fuori dal 19 ottobre al 22 dicembre, saltando in campionato 10 partite e quattro in Champions. Anche se il suo bilancio in campionato era stato superiore, 18 gol contro 15, a quello della scorsa stagione.

Questo per dovere di cronaca riguardo a Zapata, la cui importanza per il gioco d’attacco dell’Atalanta è dimostrata anche da quanto l’ha utilizzato Gasperini. E se ha segnato un po’ meno, però ha contribuito con 10 assist in campionato e 3 in Champions a far segnare gli altri, tanto per ricordare qualche numero.

Riguardo invece al discorso Nazionali, diventa sempre più difficile capire. E gli oneri (leggi ritorno alla propria squadra un paio di giorni prima del campionato, a volte in condizioni precarie) finiscono spesso per prevalere sugli onori (leggi il prestigio della convocazione in Nazionale). Ma diventa difficile capire, per esempio, cioè vedere Pessina entrare al 90′ di Svizzera-Italia, per cinque minuti scarsi giocati nelle ultime due partite con l’Italia. E magari sarà titolare mercoledì contro la Lituania, però… Toloi è stato impiegato nell’ultima mezz’ora contro la Bulgaria e ci può stare, certo guardando il rendimento di Florenzi ci si chiede se sia stata azzeccata, o meglio a che cosa sia dovuta la scelta di far giocare il milanista ex romanista.

Gli altri atalantini hanno più riposato che giocato e forse non è neanche un male, chissà. Si è distinto su tutti Maehle, che conferma il felice stato di forma già dall’Europeo, fa gol con la Danimarca e viene scelto come migliore in campo. Gli altri sono stati impiegati part time, come Miranchuk e Malinovskyi, come Pasalic. Ilicic ha giocato la prima e saltato la seconda, Freuler ha saltato l’Italia perché squalificato. Musso, che non avrebbe giocato, ha fatto da spettatore alla farsa di Brasile-Argentina, interrotta dopo 7 minuti dalla polizia perché Romero e altri tre argentini non avrebbero rispettato la quarantena Covid. E nell’Olanda solo de Roon ha giocato, in parte, mentre è rimasto in panchina Koopmeiners, che potrebbe trovare spazio contro la Fiorentina al posto di Marten, ammesso che un paio di allenamenti bastino per capire gli schemi del Gasp…

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