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L'imprenditore agricolo

“Covid e lockdown, i bergamaschi riscoprono il piacere di coltivare la terra”

L'esperienza di Simone Scagnelli, titolare dell'Emporio Agricolo a Curnasco di Treviolo: "Boom di vendite, tra i clienti molti giovani"

Treviolo. Durante l’emergenza Covid, il fatturato della sua azienda ha registrato un’impennata. Triplicato, dice Simone Scagnelli, titolare dell’Emporio Agricolo di via Gandhi a Curnasco di Treviolo, specializzato nella vendita, riparazione e noleggio di macchine agricole per giardinaggio e industriali.

Del resto il settore agricolo non si è mai fermato. Nemmeno durante i mesi più bui del lockdown, tanto che gli agricoltori sono stati definiti categoria fondamentale per avere cibo ad un Paese per 70 giorni chiuso in casa.

Scagnelli conserva un ricordo nitido di quel periodo. “Siamo rimasti aperti perché dovevamo supportare il lavoro degli agricoltori – premette – ma ciò che ho notato è il ritorno dell’interesse per la piccola agricoltura”, per l’orto di casa o il piccolo appezzamento di terreno. “Interesse che si è tradotto nell’aumento delle vendite di prodotti come la motozappa, il motocoltivatore, il tosaerba, il biotriturature, lo scavapatate, l’aratrino, il sarchiatore – elenca  -. Tutti pezzi che rappresentano l’hobby dell’agricoltura, e che servono a dare vita al piccolo orto casalingo”.

Una passione – secondo l’esperienza di Scagnelli – che si è diffusa anche tra i più giovani. E tra persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione. Un boom in alcuni casi figlio dell’esigenza di svagarsi durante il lockdown, in altri casi necessario ad aiutare i bilanci familiari provati dalla crisi. “Almeno una decina di persone mi hanno raccontato di essersi trasferite in valle o in pianura per lavorare la terra, cambiando radicalmente stile di vita – confida l’imprenditore -. Ma anche tra chi vive in città c’è sempre più interesse”.

Negli ultimi cinque anni, il numero dei giovani imprenditori agricoli è cresciuto del 14%, con un balzo significativo registrato proprio nel corso del 2020, dice Coldiretti. E c’è un primato tutto bergamasco per numero di domande di giovani agricoltori finanziate negli ultimi 5 anni da Regione Lombardia nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale: 225 su un totale regionale di 1.096. Seguono le province di Brescia (con 204 domande) e Como (44).

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