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Gandino

Grande perdita nel mondo del riciclo meccanico, addio a Gianfranco Picinali

Ebbe l’idea di riutilizzare, riciclandoli e rigenerandoli, i materiali plastici ed in particolare il polietilene a bassa densità (Low Density Poli Ethylene – LDPE).

Gandino. Il mondo del riciclo meccanico perde un grande uomo, un precursore dell’economia circolare. È scomparso Gianfranco Picinali, che insieme alla moglie Fede fondò la Gandiplast di Gandino, azienda storica del mondo del riciclo delle materie plastiche e divenuta poi negli anni la Nuova Gandiplast srl.

Gianfranco Picinali nasce a Gandino il 25 dicembre 1939; muovendosi tra le numerose aziende tessili della valle, Gianfranco e la moglie s’interrogarono a suo tempo circa la destinazione di tutti i materiali di imballo plastico scartati e decadenti dalle produzioni tessili. Questa fu la scintilla che illuminò l’idea di riutilizzare, riciclandoli e rigenerandoli, i materiali plastici ed in particolare il polietilene a bassa densità (Low Density Poli Ethylene – LDPE). Nasce così nel lontano 1965 la Gandiplast come impresa artigiana individuale e modifica, nel corso degli anni, la struttura societaria fino a diventare recentemente “Nuova Gandiplast Srl”. Sotto la guida di Gianfranco Picinali viene sviluppato e migliorato progressivamente il processo di recupero e riciclo iniziando dai propri scarti interni per poi aprire gradualmente al ricevimento di plastiche dall’esterno: in poche parole quello che ora tutti chiamano Economia Circolare.

Gianfranco piano piano lasciando poi il testimone al figlio Pierangelo ed alla figlia Alessia, con il loro aiuto ha portato l’azienda ad essere una dei leader del settore ed una nave scuola, che continuerà a crescere e ad andare avanti all’insegna del percorso tracciato dal Gianfranco.

Gianfranco è stato descritto cosi dai suoi colleghi imprenditori e amici del Consorzio C.A.R.P.I. di cui è stato fondatore e presidente: “Sei stato un amico, un socio, una persona sempre disponibile e capace un precursore dell’economia circolare. La tua azienda ora seguita dai figli è stata la nave scuola per molti di noi . Per noi non avevi segreti ma anzi ci hai sempre incentivato a proseguire sul nostro percorso di imprenditori , nonostante le difficolta del settore. Il tuo stile di persona pacata lungimirante e umile ha reso piacevole molti incontri dai quali sapevi sempre trovare la positività e la giusta soluzione. Se stato un grande grazie a te e stata scritto un pagina della storia del Riciclo Italiano”.

Grazie alla sua visione futuristica ed alla sua grande lungimiranza, la sua azienda è sempre stata aperta e senza segreti per chi volesse imparare o anche solo capire come funziona un’azienda di riciclo meccanico. Gianfranco infatti è considerato ancora oggi un maestro per molti imprenditori del settore, ed è riuscito a trasmettere ai figli la sua grande passione. Come scriveva Albert Pine, “quello che facciamo per noi stessi muore con noi. Quello che facciamo per gli altri e per il mondo rimane ed è immortale”.

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