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Lettere

La lettera

Io, volontario della Croce Blu, e la mia odissea per il Green pass

L’ansia e la rabbia continuano a crescere esponenzialmente, il viaggio programmato da tempo “è già" settimana prossima e io non ho ancora risolto nulla nonostante abbia mosso mari e monti

Un’odissea con finale a sorpresa quella di Andrea Bertolini.

Sono un volontario della Croce Blu Lovere e il 3 marzo 2021 ho ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer (la prima il 10 febbraio). Il giorno seguente nel mio fascicolo sanitario appariva la certificazione (allegata); quando poi a luglio si è iniziato a parlare di Green pass mi sono accorto di non aver ricevuto alcun messaggio contenente l’Authcode per generarlo. Volendo andare io a settembre all’estero e volendo evitare tamponi o scocciature varie all’aeroporto, mi sono collegato al sito www.dgc.gov.it , dove è stata creata la funzione: “ottieni Authcode” ma continuava a darmi errore (allegato).

Quindi mi sono recato in farmacia per ottenerlo, ma il farmacista mi ha detto che non riusciva, suggerendomi di andare all’Ats. Qui (circa a fine luglio /inizio agosto) mi veniva detto che non era compito loro, di chiamare il 1500. Armato di infinita pazienza trascorrevo più di 30 minuti in attesa di un operatore che si limitava a fare una segnalazione (a chi? Il ministero? La Regione Lombardia?mah….); continuavo la stessa operazione per ben 10 giorni consecutivi (bella costanza eh?), nella speranza che l’accumulo delle segnalazioni facesse volume e questo generasse una priorità.

Nel frattempo scrivevo mail a: cittadini@dgc.gov.it , speranza_r@camera.it (si proprio lui il ministro della salute), ma a oggi, 24 agosto, ancora nessuna risposta….

Non contento di essermi già fatto del male psichico con quanto sopra citato, chiamavo il numero verde 800912491 presente sul sito ministeriale, ma anche qui dopo 1/2 minuti di snervante silenzioso vuoto una voce guida mi informava che nessuno era disponibile a rispondermi e la linea cadeva, facendomi capire che non venivo nemmeno messo in coda = non c’è nessuno che risponde! Provare per credere! (Ho iniziato a chiamare dal 8/9 agosto circa)

Ormai disperato chiamavo il mio medico di base che neanche a farlo apposta era appena partita per 14 giorni di vacanza (qui parte il fumetto con all’interno dei bei teschi, lampi e fulmini!).

Nonostante ciò, la dottoressa si è dimostrata disponibile ed interessata al mio “penoso? Ridicolo?” caso mettendosi subito in comunicazione con un suo contatto in ATS Bergamo per sottoporgli la mia situazione. L’operatore si rendeva a sua volta disponibilissimo, mi contattava immediatamente per ricevere da me tutte le informazioni utili nella compilazione del form presente all’indirizzo internet: https://sorveglianzacovid.ats-bg.it/?q=segnalazione_certificazione_verde_covid19

Ma ad oggi 24 agosto, ore 12.30 ancora niente. L’ansia e la rabbia continuano a crescere esponenzialmente, il viaggio programmato da tempo “è già” settimana prossima e io non ho ancora risolto nulla nonostante abbia mosso mari e monti. Forse sarà meglio rinunciare. Vedrò. Io resto come sempre ottimista.

Ma….

Dopo aver terminato di scrivere la mia “mini tragedia”, i drammi nel mondo sono ben altri effettivamente… alle ore 23.00 ironia della sorte ricevo la notifica dall’applicazione “IO” che è stato generato il mio greenpass! Mi viene quasi da piangere, dopo una lotta contro i mulini a vento poiché non sapevo più a che porta bussare o a chi rivolgermi (da ingenuo avevo scritto anche al ministro!), tutto si risolve così, come la cosa più naturale al mondo.

Spero che la mia storia a lieto fine “in diretta” possa servire a chi come me alle 22.59 si trovi nella stessa strana situazione a non disperare che una soluzione anche se con mooooolta calma si trova.

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