Annunciato e atteso, “Le 7 Giornate di Bergamo“, il film di Simona Ventura che sarà presentato alla prossima Mostra del cinema di Venezia, riserva già uno scivolone nel trailer.
Al 46° secondo ecco apparire la foto di una serie di bare. Chi è di Bergamo, chi ha vissuto quei giorni di immenso dolore e li ha raccontati per dovere di cronaca, sobbalza sulla sedia. Quel fotogramma non è Bergamo. Quella distesa di bare appartengono a un’altra tragedia, quella dell’ottobre 2013, quando morirono in mare davanti alle coste di Lampedusa centinaia di somali ed eritrei che cercavano di giungere sulle coste italiane. (Guarda qui la foto pubblicata nel 2013 dall’Ansa).
Peraltro un’immagine utilizzata a sproposito e strumentalizzata da creatori di fake news sui social nel primi giorni dell’emergenza orobica.
Uno scivolone. Ci auguriamo che la regista Simona Ventura corra ai ripari prima che la sua opera arrivi nelle sale del Lido. Perché è bene che qualcuno racconti attraverso la macchina da presa una tragedia, ma è necessario che si parta dal presupposto di essere fedele alla realtà quando si descrive una strage come quella vissuta a Bergamo.
Poche ore dopo la nostra denuncia, l’immagine incriminata è stata rimossa.
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