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Salute

L'intervista

Diverticolite, l’esperto: “Ecco tutte le informazioni su diagnosi, dieta e terapia”

Il dottor Francesco Negrini ci spiega cosa sono i diverticoli e cosa fare quando si infiammano

Sono frequenti in chi ha più di 50 anni, ma anche in caso di familiarità, sovrappeso e sedentarietà. Parliamo dei diverticoli, piccole sacche dell’intestino, di per sé innocue e spesso asintomatiche, ma che in alcuni casi possono infettarsi, provocare dolori anche molto forti, dando origine alla cosiddetta diverticolite. Per impedire che ciò accada, possono aiutare una dieta equilibrata, il giusto apporto di liquidi e più attività fisica. Ma che alimenti è meglio consumare in caso di diverticoli? Quali esami si possono fare per essere certi di soffrire di questo disturbo? E quali sono invece le terapie più indicate per la diverticolite? Lo abbiamo chiesto al dottor Francesco Negrini, responsabile dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva del Policlinico San Marco e gastroenterologo di Smart Clinic “Le Due Torri” e “Oriocenter”.

francesco negrini iob

Dottor Negrini, che cosa s’intente per diverticolite?

La diverticolite è l’infiammazione di un tratto di colon o per meglio dire l’infezione dei diverticoli.

E che cosa sono i diverticoli?

Si tratta di dilatazioni sacculari (a forma di piccoli sacchi) simili a delle tasche più o meno grandi che si formano sulla parete del colon. Possono interessare qualunque tratto digestivo ma generalmente compaiono in maggiori quantità a livello del sigma (sezione terminale del colon, posizionata prima del retto). La presenza dei diverticoli, definita diverticolosi, non è segnale di una patologia, ma una normale alterazione anatomica. La maggior parte delle persone non accusa infatti sintomi. Quando invece si genera un’infiammazione dei diverticoli e si avverte un dolore molto forte allora si può parlare di diverticolite.

Quali sono i segnali che indicano una diverticolite?
I sintomi più frequenti sono dolore addominale, meteorismo, irregolarità intestinale con stipsi e/o diarrea. Nei casi più gravi, possono insorgere anche febbre, tensione addominale e difficoltà d’evacuazione. La complicanza più grave in caso di diverticolite è la perforazione di un diverticolo con conseguente peritonite. Si tratta di un’infiammazione di origine batterica del peritoneo (membrana sierosa che costituisce lo strato interno della cavità addominale e pelvica) che, in caso di perforazione, può essere molto pericolosa.

Quali fattori incidono sull’insorgenza della patologia?  

I principali fattori di rischio della diverticolite sono la familiarità, la sedentarietà, le cattive abitudini alimentari, il sovrappeso o l’obesità e la stipsi cronica.

Come si fa a sapere di avere i diverticoli e come si diagnostica invece la diverticolite?

Capita spesso che la presenza di queste piccole tasche nell’intestino, spesso asintomatiche, venga riscontrata durante esami diagnostici all’intestino eseguiti per altri motivi. La diagnosi della diverticolite invece si basa sulla colonscopia o sul clisma opaco, esame radiologico che permette di verificare la morfologia di colon e retto grazie all’utilizzo di mezzo di contrasto a base di bario. Infine, per essere certi che si tratti di diverticolite, si può effettuare un TC dell’addome che consente la valutazione di tutti gli organi addominali.

Si dice spesso che chi soffre di diverticolite deve evitare di mangiare alimenti che contengono semi, è vero?  In generale, è necessario seguire una dieta specifica?

Se si è affetti da diverticolite, è opportuno seguire una dieta che eviti cibi con semi che possono favorire l’infiammazione dei diverticoli. Inoltre, sarebbe meglio non mangiare fibra non idrosolubile (come cereali integrali, legumi, frutta, verdura a foglia verde, fragole, pesche e prugne), frutta secca, cibi fritti o speziati, insaccati e limitare il consumo di alcolici.

Che terapie sono consigliabili?

Per evitare l’insorgenza dell’infiammazione dei diverticoli, può essere sufficiente garantire un adeguato apporto di liquidi e seguire una dieta bilanciata. Un’attività fisica regolare, il controllo del peso corporeo e l’abolizione del fumo sono altri fattori che possono aiutare a prevenire il problema. In caso di diverticolite, la terapia prevede invece l’uso di antibiotici (rifaximina) al bisogno o a cicli preventivi, antispastici (farmaci che limitano gli spasmi muscolari e i dolori che ne derivano), antinfiammatori intestinali. In associazione ai farmaci, per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale, è consigliabile anche l’assunzione di probiotici/fermenti lattici (organismi vivi che contribuiscono a ristabilire il giusto equilibrio della flora intestinale). In casi gravi, ovvero con perforazione dei diverticoli, può rendersi necessaria la terapia chirurgica.

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