Bergamo. La provincia di Bergamo è pronta ad accogliere una ventina di profughi afghani in fuga dal Paese dopo la presa del potere da parte dei Talebani.
A rivelarlo è l'edizione bergamasca del Corriere della Sera, che spiega come le persone verranno ospitate negli appartamenti già utilizzati in passato per l'accoglienza del circuito Sprar destinato ai richiedenti asilo.
In queste ore in Lombardia sono in arrivo oltre 150 profughi afghani: un centinaio di questi, soprattutto interpreti e lavoratori vari che hanno affiancato gli italiani nelle basi di Herat e Kabul, faranno tappa nella base logistica dell'Esercito a Edolo, in provincia di Brescia, dove ad accoglierli troveranno anche il personale della Croce Rossa.
La restante cinquantina è arrivata invece a Milano nelle scorse ore, ospitata in un Covid Hotel.
Bergamo, come detto, dovrebbe contribuire ospitando inizialmente una ventina di persone nelle strutture di tutta la provincia, pare tutti nuclei familiari.
Nei giorni scorsi lo stesso sindaco Giorgio Gori, su Twitter, aveva auspicato un ruolo attivo nell'accoglienza degli afghani:
Di fronte alla tragedia dell’#Afghanistan siamo in tanti, sindaci di città italiane, a voler dare sin d’ora disponibilità all’accoglienza dei rifugiati. Se c’è una residua possibilità di riscatto dell’Occidente, è nell’abbraccio delle nostre comunità a chi fugge dal terrore.
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) August 15, 2021
#Afghanistan, i sindaci scrivono scrive al Governo: pronti a collaborare per l’accoglienza dei profughi attraverso l’ampliamento della rete Sai. https://t.co/UyGc0cfcjK
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) August 17, 2021
Sono 290mila gli afghani cui l’Europa negli scorsi anni ha negato il permesso di soggiorno: 30mila donne, 70 mila minori, 25 mila tra bambine o ragazze.
230mila sono ancora sul suolo europeo, senza diritti.
C’è una cosa che possiamo fare, subito: concedere loro l’#asilopolitico. https://t.co/nEyHhlJF1w— Giorgio Gori (@giorgio_gori) August 18, 2021
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