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Le pagelle

Muriel fuoriclasse, ma è Piccoli l’eroe di giornata: da rivedere Ilicic e Malinovskyi

I reduci dall'Europeo apparsi ancora un po' indietro di condizione, col solo Pessina a salvarsi: Palomino capitano che non perde mai la rotta.

Musso 6,5: Non è costato poco, dimostra tutto il suo valore con interventi che rende semplici e valgono tanta tranquillità. Ma sul tiro di Belotti deviato da Maehle non diventa l’uomo in più.

Djimsiti 6,5: Prestazione di sostanza, non commette errori. Riconferma solidità ed esperienza.

Demiral 5,5: Giallo al 22’ su Sanabria che soffre più del dovuto, costringendo Gasp a puntarlo fino a cambiare l’assetto della difesa alla mezz’ora. In rodaggio perché non abituato alla linea difensiva a tre (37’st Lovato s.v.).

Palomino 7: Capitano di giornata, si mette in luce con un paio di chiusure in avvio di gara. Non perde mai lucidità, anche nel finale quando la squadra subisce troppo il Toro.

Maehle 5,5: Tanta corsa senza incidere, ma sul tiro di Belotti è troppo morbido e qualche colpa deve prendersela.

Pasalic 5,5: Se la società non chiude per l’alternativa a metà campo è un messaggio per lui che non raccoglie. Troppo compassato, non sembra a suo agio salvo diventare decisivo nell’assist a Piccoli che vale la vittoria.

Pessina 6: “Gutta cavat lapidem”, la goccia scava la pietra, è il suo motto. Indispensabile anche nel ruolo meno congeniale alle sue caratteristiche, non perde tempo e qualità nel gioco. Spicca un salvataggio sulla linea alla fine del primo tempo.

Gosens 5,5: Primo tempo anonimo, accompagna poco scontando più di tutti il ritmo troppo lento della squadra (37’st Piccoli 7: Eroe di giornata, il tempo delle mele è terminato e il Toro matato).

Malinovskyi 5: Non è in condizione fisica e non riesce a nascondere il disagio. Non bastano volontà e sacrificio. Un inutile fallo su Rincon in avvio ripresa porta ad una punizione che poteva essere pericolosa (30’st Pezzella s.v.)

Ilicic 5: Ad ogni finta rivoluzione succede sempre una restaurazione, giusto non regalarlo via. Ora serve la sua convinzione perché qualità e genio glieli ha dati madre natura. Sprazzi e poco altro, la sensazione che qualche chilo di troppo non aiuti (10’st Miranchuk 5: Non si fa trovare pronto, fatica a entrare in partita).

Muriel 6,5: Goal da fuoriclasse, poi spesso lasciato troppo solo. Esce senza l’abituale sorriso (10’st Lammers 6: A Torino con la valigia pronta e il biglietto per il traghetto per la Sardegna, come sussurra radio mercato, si  ritrova in campo. Porta vivacità e un punto di domanda sulla scelta di mandarlo a giocare).

Gasperini 6,5: Il Papu con le sue dichiarazioni postume quanto inopportune,  il mercato che non finisce mai, le cinque assenze di titolarissimi, non incidono sul risultato finale mentre il gioco non soddisfa fin dall’avvio. Lui le prova tutte, come sempre e alla fine i cambi gli danno ragione. Ancora una volta diventa valore aggiunto, ora il resto alla società.

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