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L'infortunio

Zapata fuori un mese: Atalanta nei guai all’esordio col Torino

Il colombiano aveva già saltato l'amichevole contro la Juve e rinuncerà anche alla convocazione in Nazionale: almeno 5 gli assenti sabato sera.

Trauma distorsivo al ginocchio destro: gli esami hanno confermato ciò che si temeva, vale a dire che Duvan Zapata salterà l’esordio di sabato sera contro il Torino.

Ma non solo: l’attaccante colombiano, che aveva già saltato l’amichevole di sabato scorso contro la Juventus, dovrà stare lontano dai campi per circa un mese, e non sarà a disposizione di Gian Piero Gasperini nemmeno per il debutto casalingo al Gewiss Stadium contro il Bologna del sabato successivo.

L’obiettivo è quello di riaverlo tra gli arruolabili per la terza giornata, nel weekend del 12 settembre, quando i nerazzurri ospiteranno la Fiorentina: nel mezzo la pausa per le Nazionali, che lo avrebbe visto sicuro partente per gli impegni nelle qualificazioni mondiali della sua Colombia il 2 settembre in Bolivia, il 6 in Paraguay e il 10 in casa col Cile.

Ma è possibile che le date cerchiate in rosso sul calendario del Gasp siano quelle del 14-15 settembre, quando l’Atalanta disputerà la sua prima partita di Champions League: avere Zapata al centro dell’attacco è la priorità.

In vista del Torino, invece, il tecnico piemontese dovrà “inventarsi” l’undici iniziale, perchè già certo di non poter contare sugli squalificati Toloi, Freuler e de Roon (i primi due fermati per un turno, l’olandese addirittura per quattro) e sull’infortunato Hateboer, tormentato ormai da gennaio dal quinto metatarso del piede sinistro e che rimarrà lontano dai campi per almeno due mesi a causa dell’operazione alla quale si sottoporrà nei prossimi giorni.

Aggiungiamoci che Miranchuk e Malinovskyi non sono al meglio, Lovato, Demiral e Pezzella si sono aggregati da poco e l’altra metà della rosa è rientrata alla spicciolata da Europeo e Copa America ed ecco che le inquietudini di Gasperini diventano fondatissime.

Non solo per le prime due giornate, perchè la già citata pausa Nazionali tornerà a decimare la rosa a sua disposizione ai primi di settembre, coi sudamericani in particolare (Muriel e Musso) che potrebbero anche non riuscire a rientrare in tempo per la terza di campionato.

Nel frattempo, però, un occhio va buttato al mercato: l’infortunio e le attenzioni dell’Inter su Zapata bloccheranno sicuramente fino all’ultimo la cessione di Piccoli, richiestissimo in A, mentre nelle ultime ore anche la posizione di Pasalic non sembra così ferma.

Gasperini spera che a risolvere i suoi “guai” ci pensi la società, accontentando la sua necessità di un centrocampista: la telenovela Koopmeiners va avanti e se dovesse partire anche il croato servirà necessariamente un altro ingresso nel reparto centrale.

La scelta di Hateboer di operarsi lascia poi un buco sulla corsia di destra: al netto dei giovani e di qualche pedina adattata nel ruolo, in rosa rimane il solo Maehle, che ha brillato all’Europeo con la sua Danimarca ma sulla fascia opposta. Il nome di Zappacosta è buono per più di un motivo (ruolo, lista Champions e conoscenza del campionato italiano), ma la concorrenza è alta e un vero e proprio affondo ancora non c’è stato.

Problemi ai quali l’Atalanta non era abituata: Gasp è chiamato all’ennesima magia. 

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