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Appunti&virgole

Una buona Atalanta ko con la Juve: serve ancora uno sforzo sul mercato

Gasperini non parla, la squadra gioca bene e viene infilata in contropiede. Mancano non solo Zapata e Miranchuk, anche un paio di nuovi innesti

L’Atalanta gioca, la Juventus segna e vince, anche con un punteggio più largo di quello maturato, grazie al gol al 94′.

Niente di nuovo, se vogliamo. Se non che, restando al risultato, un’Atalanta al completo avrebbe potuto almeno non perdere, perché dà sempre fastidio, anche in amichevole, uscire sconfitti anche da questo test, l’ultimo ufficiale del precampionato.

Nemmeno Gasperini ha gradito: già in clima campionato, Gasp ha contestato l’arbitraggio alla fine (qualche dubbio per possibili fuorigioco sul primo e sul terzo gol bianconero, oltre al fallo di Kulusevski su Lovato) ed è stato espulso. Ma
la sua assenza davanti ai microfoni nel postpartita sembra un segnale abbastanza chiaro alla società, perché riesca a completare un organico che, al momento, manca di qualcosa.

A centrocampo, in attacco. Per l’esterno che dovrebbe sostituire Hateboer. Si è visto anche a Torino contro la Juve: per un’ora l’Atalanta ha retto bene il confronto, giocando anche meglio, arrivando con belle triangolazioni che bucavano la difesa della Juve.

A un passo dal gol, ma i nerazzurri ci sono riusciti solo su rigore. Hanno duettato bene e sono piaciuti Ilicic e Pessina, che con Muriel hanno sfiorato più volte il gol. E Freuler si è procurato il rigore.

Però la differenza è che loro hanno in panchina pronti Morata e Kulusevski, l’Atalanta non aveva Zapata e Miranchuk, oltre ad Hateboer che si teme debba stare fuori per tre mesi. Ormai fuori dai radar Lammers, che ancora non è a Genova, ma anche stavolta è poi entrato Piccoli e nemmeno lui sembra sicuro di rimanere. Sta recuperando Malinovski, però soprattutto da trequarti in su mancava l’artiglieria pesante.

Mentre la Juve ha vinto alla vecchia maniera: contropiede per il primo gol e… tiro della domenica per il secondo, una sassata di Bernardeschi. Ci sta anche un pizzico di sfortuna, visto che un tiro simile di Gosens, al 5′, era finito invece contro la traversa. Sul terzo gol Lovato si è fatto beffare da Kulusevski, un’ingenuità a tempo scaduto.

Comunque meglio rispetto alla sconfitta in Inghilterra, con un Demiral buon mastino a parte il contropiede del primo gol dove la squadra su campo aperto ha lasciato spazio a Chiesa, Ronaldo e Dybala, che in quelle circostanze diventano micidiali.

Gasperini ha provato grosso modo la squadra che dovrebbe tornare in campo sabato 21 sempre a Torino contro i granata, a parte Freuler alternato a de Roon. Ma sicuramente si voleva lasciare un po’ più di rodaggio a Malinovskyi, tornato in campo solo pochi giorni fa contro l’Alessandria. La difesa è quella del primo tempo con Djimsiti, Demiral, Palomino (anche Toloi è squalificato), il centrocampo con gli esterni Maehle e Gosens e Pasalic in mezzo. Sabato 21 dovrebbe ritrovarsi con Pessina in mezzo, Malinovskyi trequartista dietro a Ilicic e Muriel.

Ecco, in questo momento la squadra soffre un po’ la mancanza di quei jolly, leggi i cambi, che spesso hanno consentito di cambiare marcia e risultato. Non è certo il gioco il problema, anzi. E poi contro la Juve non è mai stato semplice fare gol.

Adesso la palla passa agli uomini mercato, almeno per un paio di tasselli da sistemare: c’è ancora tempo, non molto e le trattative non si sbloccano. Ma si può fare di più, se si vuole competere con il gruppo Champions.

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