Una cosa è certa: se Josip Ilicic sta bene ed è motivato quanto basta può ancora fare la differenza. Lo sa bene Gian Piero Gasperini, che prima di dare il suo ok definitivo per la partenza dello sloveno (è stato davvero a un passo dal Milan qualche giorno fa) ha voluto un confronto con lui per capire se le cose potevano andare diversamente. E così è stato.
Il faccia a faccia di martedì tra il numero 72 e il tecnico piemontese è stato decisivo. Gasperini ha ribadito a Ilicic che conta ancora su di lui e che, se fosse rimasto, avrebbe avuto ancora un ruolo chiave nel suo progetto. Lo sloveno ha apprezzato e deciso di disfare quelle valigie che erano già chiuse, pronte per partire in direzione Milano.
Contro l’Alessandria, nell’amichevole di mercoledì 11 agosto, il Gasp ha schierato Ilicic dal primo minuto, probabilmente per mandargli un messaggio: ‘conto su di te’.
E lo sloveno non ha deluso: nel test contro i piemontesi neopromossi in cadetteria il numero 72 ha offerto i suoi soliti lampi di classe, quelli che nella seconda metà della scorsa stagione e nelle prime amichevoli di quest’estate erano mancati. Grandi giocate, passaggi precisi per i compagni e due gol, uno più bello dell’altro (stupendo soprattutto il secondo, un sinistro a giro sul palo lontano).
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: saprà Ilicic riprendersi ancora una volta l’Atalanta?
Tutto fa pensare che sì, è possibile. Perché questo ragazzo ha ancora molto da dare ai nerazzurri. E se Gasperini saprà farlo sentire al centro del suo scacchiere – come gli ha promesso, del resto – Ilicic potrà fare la differenza.
Se avrà fatto bene il tecnico atalantino a convincerlo a restare ce lo dirà solo il campo. Intanto i tifosi – che mercoledì al Gewiss Stadium l’hanno acclamato e applaudito – sono pronti a godersi per il quinto anno il talento di un giocatore unico, che, comunque vadano le cose, resterà per sempre nella storia dell’Atalanta.
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