Bergamo. È stato colpito a morte con cinque coltellate sotto gli occhi della compagna e delle due figlie piccole Marwen Tayari, il 34enne di origine tunisina ucciso dal 19enne Alessandro Patelli poco dopo le 13 di domenica 8 agosto sui gradini di un palazzo al civico 4b di via Novelli.
L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite per futili motivi. Secondo la compagna della vittima Eleonora Turco, testimone insieme a un passante, Patelli è uscito di casa alle 13 e c’è stato uno scambio di battute. Poi, è rientrato ed è tornato con un casco in testa e un coltello in tasca.
Secondo quanto invece affermato dal 19enne, difeso dall’avvocato Enrico Pelillo, nel corso del lungo interrogatorio di domenica di fronte al pm Paolo Mandurino, concluso a mezzanotte con l’arresto per omicidio volontario, era diretto a Trescore Balneario dove la famiglia ha un terreno e portava con sé la lama per dei lavoretti. Sarebbe risalito in casa solo per prendere il casco del motorino che aveva dimenticato.
Quel che è certo è che sui gradini della palazzina in cui il ragazzo abita con i genitori e un fratello, dove il tunisino si era seduto con la famiglia per mangiare dei panini, c’è stata una discussione. Pare che Patelli, uscendo dal portone, abbia urtato una delle figlie del 34enne. Quest’ultimo, con precedenti per spaccio, lesioni e maltrattamenti, gli avrebbe detto di stare attento, mentre il bergamasco avrebbe avuto da ridire sul fatto che si erano appostati fuori da casa sua.
Fatto sta che i due sono arrivati prima alle mani e poi il giovane avrebbe colpito lo straniero con cinque coltellate, la più grave al cuore. Marwen Tayari ha provato a rialzarsi ma è spirato prima dell’arrivo dei medici del 118, tra le braccia della compagna e di fronte alle figlie di 3 e 12 anni in lacrime.
Nelle prossime ore il ragazzo, che è stato condotto nel carcere di via Gleno, sarà ascoltato anche dl Gip per la convalida del fermo.
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