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Dati excelsior

Mercato del lavoro, Bergamo assunzioni a ritmi pre-Covid

Secondo la previsione, nel trimestre le entrate previste nel mercato del lavoro bergamasco si attestano a 23.270: le 9.040 di luglio, 4.410 per il mese di agosto e il restante a settembre 2021.

Con i dati Excelsior del trimestre luglio-settembre 2021, e riferiti alla provincia di Bergamo, le previsioni sono tornate ai livelli pre-covid, dove la stima era 9.040 ingressi, con più 880 unita rispetto allo stesso periodo del 2019.

Secondo la previsione, nel trimestre le entrate previste nel mercato del lavoro bergamasco si attestano a 23.270: le 9.040 di luglio, 4.410 per il mese di agosto e il restante a settembre 2021.

Il 39% delle entrate sono previste nell’industria con 9.080 unità, di queste 2.200 nelle costruzioni e 6.880 nella manifattura. Il restante 61% delle entrate pari a 14.190 sono previste nei servizi, di cui 2.850 nel commercio, 3.750 nei servizi di alloggio e ristorazione, 5.030 servizi alle imprese e 2.570 nei servizi alle persone. Il 58% delle entrate sono previste in aziende medio piccole con meno di 49 dipendenti, il 22 % in aziende tra i 50 e 250 dipendenti, il restante 20% in aziende sopra i 250 addetti.

Le tipologie contrattuali previste vedono nel 67% dei casi assunzioni a tempo determinato, 24% a tempo indeterminato, 3% in apprendistato e nel 6% con altri contratti.

“Dati sicuramente incoraggianti che dimostrano come i mesi passati ponendo attenzione all’utilizzo dei ammortizzatori sociali, prevedendone il loro ampliamento, e la conferma del blocco dei licenziamenti rimasto in vigore fino a giugno 2021 e prolungato per alcuni settori al 31 ottobre, si sia contribuito a rafforzare la ripresa e a tutelare i lavoratori (e i posti di lavoro) dopo mesi particolarmente difficili – dice Danilo Mazzola, segretario della Cisl di Bergamo -. “Seppur in una situazione di incertezza legata all’evolversi della pandemia, con il prolungamento dello stato di emergenza sanitaria al 31 dicembre 2021, oggi siamo nella condizione di poter gestire con più consapevolezza e con maggior attenzione l’attuale fase, sicuri che la ripresa economica in via di consolidamento sia da beneficio al territorio e alle persone”.

Le due criticità che evidenziano i dati, sono riferite in primis alle assunzioni previste, che per 2/3 saranno a tempo determinato, e la dimensione medio piccola delle aziende che assorbiranno quasi il 60% delle richieste, e pertanto la loro capacità di porsi nei mercati sempre più internazionalizzati. “Dati che non ci devono distogliere dalle sfide che ci attendono e che coinvolgeranno anche la nostra provincia a forte presenza manifatturiera – conclude il sindacalista -. La riorganizzazione in atto nel settore dell’automotive con il passaggio all’auto elettrica e i grandi interventi di rigenerazione urbana, spinti dalla fiscalità nazionale, saranno il banco di prova per un territorio come quello bergamasco che si è sempre fatto trovare pronto nei momenti di grande cambiamento”.

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