La partecipazione alle Olimpiadi era un traguardo che forse Emmanuel Ihemeje non s’immaginava di raggiungere. Diversi infortuni avevano rallentato la carriera dell’atleta bergamasco che, dopo esser stato alla corte del fuoriclasse francese Teddy Tamgho, si era trasferito con la propria famiglia negli Stati Uniti.
È proprio in terra americana che il 22enne di Verdellino ha ritrovato sé stesso e il proprio talento, vincendo il titolo NCAA nel salto triplo e divenendo così il primo italiano a trionfare nel campionato studentesco più celebre al mondo.
Questi risultati hanno però condotto il portacolori dell’Atletica Estrada direttamente sulla pedana di Tokyo dove il giovane orobico è apparso subito particolarmente determinato tanto da centrare all’esordio la finale a cinque cerchi.
Seguendo gli esempi di Giuseppe Gentile e Fabrizio Donato, l’azzurro ha strappato il pass per la sfida alle medaglia già al primo salto toccando quota 16,88 metri e divenendo così il primo bergamasco a realizzare questa impresa nell’ “hop-step-jump”.
Una misura che ha permesso all’allievo di Paolo Brambilla di piazzarsi in nona posizione complessiva alle spalle del connazionale Andrea Dallavalle, atterrato a 16,99 metri.
In vista dell’ultimo atto in programma il prossimo 5 agosto il principale favorito appare il portoghese Pedro Pablo Pichardo il quale ha coperto 17,71 metri firmando la miglior prestazione di sempre durante un turno di qualificazione olimpica.
Fuori subito invece Hassane Fofana che non è riuscito a superare il turno eliminatorio nei 110 metri ostacoli. Schierato nella seconda batteria, l’alfiere delle Fiamme Oro Padova non è riuscito ad esprimersi al meglio tagliando linea d’arrivo in ottava posizione con il tempo di 13”70.
commenta