Bergamo. Ribadiscono il loro netto “no” al green pass. A suon di cori e battiti di mani chiedono “libertà” di scelta, molti di loro mostrandosi apertamente contrari ai vaccini anti-Covid-19. Chiedono “verità” sulla pandemia, prendendosela con i media (definiti “terroristi”) e rivolgendo epiteti non certo dolci ai virologi più in vista: Burioni e Bassetti su tutti.
Il popolo “no pass” è tornato a riunirsi a Bergamo. Lo ha fatto sabato 31 luglio alle 17,30 davanti alla Procura. Ai cancelli di piazza Dante sono stati appesi diversi cartelli, alcuni dei quali in ricordo del dottor Giuseppe De Donno, promotore della terapia anti-Covid con il plasma iperimmune, trovato morto nella sua abitazione a Curtatone (Mantova). I partecipanti gli hanno dedicato un minuto di silenzio definendolo “eroe della libertà”.
Presenti anche gli uomini della Digos per effettuare alcuni controlli sui documenti.
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