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Le previsioni

Allarme meteo sulla Lombardia: tra sabato e domenica elevato rischio di forti temporali previsioni

Tra le zone più esposte anche le valli delle Orobie bergamasche: il rischio principale è quello alluvionale.

Per quasi 24 ore di fila la Lombardia si troverà lungo il corridoio in cui si svilupperanno i contrasti più intensi tra l’aria più fresca, di estrazione nord-atlantica che dalla Francia proverà a guadagnare spazio verso Levante, e un lago d’aria calda e umida disteso diagonalmente dal Marocco fino ai Balcani che da giorni stringe il sud Italia nella calura intensa.

Uno scenario tra i più pericolosi evidenziato dagli esperti del Centro Meteorologico Lombardo che, solitamente molto cauti sui fenomeni atmosferici, questa volta sottolineano con preoccupazione l’arrivo di una perturbazione temporalesca potenzialmente alluvionale per i territori montani e pedemontani centro-occidentali.

In particolare, a rischio elevato ci sono il medio-basso Varesotto, alto Milanese, Brianza, Comasco-Lecchese con particolare criticità nel comprensorio lariano e valli laterali tutte, Val Chiavenna, medio-bassa Valtellina, valli delle Orobie Bergamasche e (più marginalmente) Valle Camonica.

L’incontro-scontro tra aria fredda e quella calda stagnante, avverrà proprio a ridosso delle Alpi Lombarde: da sabato sera a domenica pomeriggio qui ci saranno le condizioni ideali per la genesi di linee temporalesche semi-stazionarie e/o rigeneranti, in grado di scaricare enormi quantità d’acqua in poco tempo e in spazi ristretti.

Il rischio principale, dunque, è quello alluvionale, con potenzialità d’elevato dissesto idro-geologico nelle aree vallive. 

Una prima fase di rovesci e temporali isolati, solo localmente intensi, potranno aver luogo già dal tardo pomeriggio/sera di venerdì.

Le condizioni al contorno, che vedono correnti alle medie quote da Ovest pieno, rendono tuttavia questionabile l’intensità (e soprattutto la sostenibilità!) delle celle temporalesche in sede lombarda. Quelle piemontesi, come di consueto, andranno probabilmente a impattare contro il muro d’inibizione delimitato dal solco vallivo padano del Ticino. Più a est e a ridosso dei rilievi le condizioni potrebbero essere migliori, ma restano dubbi.

Tra sabato e domenica si osserveranno tendenzialmente due fasi.

La prima fase, entro la serata di sabato, con temporali localmente molto intensi a innescarsi nelle aree lombarde al confine col Piemonte e con il Piacentino, in progressiva estensione verso est-nord-est. In questa fase va prestata attenzione al vento forte e alla grandine.

Dopo questa prima sfuriata seguirà una relativa pausa dei fenomeni, relegati al più nell’angolo nord-occidentale, con successiva riproposizione nel corso della notte su domenica, giornata che inizierà e proseguirà molto perturbata, con rovesci e temporali a ripetizione, sia chiaro sempre concentrati in prevalenza nei settori alpini, prealpini e pedemontani centro-occidentali, distesi lungo una direttrice da sud-ovest a nord-est. È verosimile una definitiva mitigazione delle precipitazioni solo entro la serata domenica.

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