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L'intervista

Il film sugli Extraliscio all’Arena Estiva di Seriate: “Noi, gli ultimi eroi di questa musica”

Il frontman Mirco Mariani: "Quando si potrà nuovamente ballare abbracciati vorrà dire che la pandemia è finita"

Seriate. Suonare il liscio, la musica della socialità e del contatto per eccellenza, nel pieno di una pandemia globale. Una missione che potrebbe risultare ai più impossibile, ma non agli Extraliscio, l’eclettico gruppo guidato dallo sperimentatore e polistrumentista Mirco Mariani, accompagnato dalla star del liscio Moreno Il Biondo e dalla “Voce di Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara.

Dopo il successo di Sanremo 2021, a cui hanno partecipato con “Bianca Luce Nera”, gli eroi della musica da ballo sono sbarcati nelle sale del grande schermo con un film a loro dedicato.

In entrambi i casi il merito è anche di Elisabetta Sgarbi, produttrice del gruppo con la sua Betty Wrong Edizioni Musicali e distribuito da Sony, e regista della pellicola presentata in anteprima nell’ambito della 77esima Mostra del Cinema di Venezia.

Mercoledì 28 luglio, ore 21.15, “EXTRALISCIO – PUNK DA BALERA. Si ballerà finché entra la luce dell’alba” verrà proiettato all’Arena Estiva di Seriate.

“Questo film non è solo un omaggio a questo gruppo musicale indefinibile che incrocia la tradizione e la ricerca, ma a un genere, il liscio, che ha un rilievo culturale e sociale che va sottolineato, soprattutto ora che, per l’emergenza sanitaria, rischia di non sopravvivere”, spiega Elisabetta Sgarbi, alla quale è stato assegnato il Premio SIAE per il talento creativo.

Il gruppo è attualmente impegnato nel tour “È BELLO PERDERSI – TOUR D’ITALIE”, che si concluderà il prossimo 2 settembre al Carroponte di Milano.

“Il liscio è un universo che ti coinvolge totalmente – racconta Mirco Mariani, frontman del gruppo – questa è l’avventura più intensa che abbia mai vissuto”.

“Con loro ho trovato un mondo che è anche un universo culturale” ha detto Elisabetta Sgarbi riferendosi a voi Extraliscio. A quale mondo si riferisce?

Il liscio è sempre stato una musica snobbata. Elisabetta, che è una persona dotata di una intelligenza unica, ha capito che tutti noi stavamo perdendo qualcosa di importante. Gli Extraliscio sono gli ultimi eroi di questa musica, che rappresenta un universo culturale. Elisabetta ha avuto una grande intuizione ed è riuscita a innalzare il liscio portandolo a Sanremo e alla Mostra del Cinema di Venezia.

Senza di voi Extraliscio e di Elisabetta che vi ha unito il liscio sarebbe andato perduto?

Era già perduto. Questa è la verità. Elisabetta ha riportato alla luce qualcosa che ormai era perduto. Ora, aldilà delle balere, il liscio sta trovando spazio negli stessi festival in cui la sera prima si è suonato il rock, il pop o l’indie, ormai più popolare della musica leggera. Certo, il liscio rimane comunque una musica complessa da spiegare. Noi musicisti di liscio siamo unici, rimaniamo sempre un po’ fuori contesto: ovunque dobbiamo conquistare il nostro pubblico e creare il nostro mondo. La trovo una missione stupenda!

La partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo è stato un esperimento ben riuscito. Come sta rispondendo il pubblico dei live?

Stiamo vivendo un sogno stupendo: ventisette serate in due mesi. Per la prima volta in tournée nei grandi palchi dal vivo, come il teatro romano di Verona. Si tratta di luoghi totalmente diversi dai locali tipici del liscio. Il pubblico è vario e bello, dai giovani agli anziani.

Del liscio lei ha detto: “Pensare che, anni fa, per me il liscio era tipo una parolaccia” e “Un universo che per me è diventato pure un modo di pensare”. Come è passato dalla prima alla seconda affermazione?

Quando iniziai questa avventura, i miei amici mi dicevano che in realtà mi ero innamorato della cantante. A loro sembrava impossibile che io, dopo una vita nel jazz al fianco di musicisti come Enrico Rava e Vinicio Capossela, potessi fare liscio. Ma questa che sto vivendo ora è forse l’esperienza più intensa della mia vita. È la musica della nostra terra, è densa, è un universo che ti coinvolge al cento per cento.

Il film “EXTRALISCIO – PUNK DA BALERA. Si ballerà finché entra la luce dell’alba” è un altro esperimento ben riuscito. Qual è il valore di questa pellicola?

Con questo film vengono messi in luce personaggi che hanno dedicato la vita a far la musica da ballo. Però il liscio è una musica un po’ maledetta. Elisabetta ha dato il giusto spazio a persone che hanno cantato per cinquant’anni e fatto liscio.

Extraliscio
Gli Extraliscio con Elisabetta Sgarbi

Il liscio è sinonimo di socialità e contatto. Come riuscite a suonare questa musica in questo momento storico?

Stiamo soffrendo delle limitazioni dovute alla pandemia, seppur necessario. Però lo vediamo ai concerti: siamo consapevoli che la gente non ne può più di stare ferma. Ci siamo dovuti inventare dei balli da seduti. Quando si potrà nuovamente ballare abbracciati o allacciati, come si dice in Romagna, a quel punto il liscio tirerà fuori tutto il suo potenziale.

Quali collaborazioni sognate per il futuro?

La mia passione è la musica libera, dove le note incontrano la libertà. Io vedo nel futuro degli Extraliscio anche delle collaborazioni estreme con autori di musica contemporanea. Vorrei che il liscio potesse riprendersi tutto ciò che gli è stato negato. Ponendo fine alla distinzione tra serie A e serie B. Esiste solo la musica bella e brutta, quella suonata bene e quella suonata male in tutti i generi, dal liscio, al pop, al jazz.

Prevedete una fase B (post pandemia) del vostro esperimento con la riapertura delle sale da ballo in grado di unire generazioni diverse?

Appena possibile, vorremmo fare un tour nelle balere, pensato per il nostro pubblico che va dai nonni, ai genitori, ai figli. E poi vorremmo suonare fuori dall’Italia, portare il liscio all’estero.

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