È Giuseppe Pezzella, terzino sinistro che ha disputato l’ultimo campionato nel Parma, il nuovo vice Gosens.
Dopo Musso, Pezzella è quindi il secondo tassello della nuova Atalanta per la stagione 2021-22: una squadra non certo da stravolgere, anzi. Da confermare quasi in blocco, salvo un paio di uscite comunque da rimpiazzare con alternative all’altezza, se non migliori. Come ribadito dall’ad Luca Percassi alla presentazione delle maglie: “Non vendiamo per indebolirci ma per rinforzarci”.
Ecco quindi l’arrivo di Musso dall’Udinese, uno dei portieri più apprezzati della Serie A e la (allora inevitabile) partenza di Gollini, che con l’Atalanta aveva conquistato anche la maglia della Nazionale. L’altra possibile uscita è (e ormai dovremmo essere alla settimana decisiva) quella di Cristian Romero, il miglior difensore della Serie A. Che quindi, a maggior ragione, tutti quanti vorremmo vedere ancora in maglia nerazzurra anche nella stagione che sta per cominciare.
Ma allora perché venderlo? La società ha posto come condizione “un’offerta congrua” e la sua richiesta al Tottenham sarebbe tra i 50 e i 55 milioni (cioè poco più di 40 più 10 di bonus). Vedremo se i due club si accorderanno a queste cifre, ma soprattutto il…problema a questo punto diventa la volontà del giocatore, che avrebbe già raggiunto un’intesa con la società londinese, dove ritroverebbe Pierluigi Gollini. E dove guadagnerebbe circa tre milioni, andando a triplicare quello che percepiva finora.
Capite che, a queste condizioni, diventa obiettivamente difficile trattenere un giocatore molto forte, che indubbiamente all’Atalanta e a Gasp dev’essere riconoscente per essersi affermato anche in Champions e aver vinto la Coppa America. Ma sembra improbabile, a questo punto, che resti a Bergamo.
Da chi verrà sostituito? Sembra in discesa la candidatura Demiral, che piace molto anche al Borussia Dortmund, per cui per il ruolo di difensore centrale si tornerebbe su Tomiyasu (Bologna) o Sven Botman, olandese del Lille, o Erlic dello Spezia, si era parlato anche di German Pezzella della Fiorentina.
Tornando a Giuseppe Pezzella, 23 anni, l’affare col Parma è stato concluso sulla base del prestito con obbligo di riscatto alle 20 presenze e qualificazione alla prossima Champions League. Ha già collezionato 90 presenze in Serie A, iniziando nelle giovanili del Palermo nell’anno in cui (2013) Gasperini ha poi lasciato il club rosanero, ha poi militato anche in Udinese e Genoa prima di passare al Parma, dove nonostante la retrocessione è stato tra i migliori (un gol e quattro assist al suo attivo).
Chiaro che, a questo punto, l’affare Frabotta sarà ormai tramontato. E gli obiettivi più chiacchierati restano l’olandese Koopmeiners per il centrocampo (trattativa però complicata), Pobega e il trequartista Boga, ma per il fantasista del Sassuolo servirebbero almeno 25 milioni.
Non c’è fretta per le eventuali partenze, a cominciare da Ilicic e per lo stesso Lammers, che ha diverse richieste.
Una curiosità, infine. Il valzer dei portieri poteva già avvenire l’anno scorso, all’Atalanta. Ma l’ha bloccato Andrea Agnelli, come ha rivelato (alla Gazzetta dello Sport) Gigi Buffon, cioè il candidato a vestire la maglia nerazzurra, allora già d’accordo con Gasp: “Atalanta? Era vero. Sarebbe stata una bella esperienza in un ambiente sano, di quelli che piacciono a me, con un allenatore che mi fa impazzire, nella sua folle genialità. Un altro visionario che vede cose che gli altri non vedono, in un ambiente bellissimo che in questi anni ha costruito qualcosa da imitare. Però era appena arrivato Pirlo…”.
E allora il presidente della Juve lo ha fermato: “Andrea mi ha detto: ‘Pensavo di poter contare su di te’. Mi è mancato il cinismo per pensare alle cose mie”, ha concluso Buffon, ora tornato al Parma in Serie B.
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