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Il concorso

Anche il Liceo Facchetti di Treviglio tra gli 8 finalisti di Mad for Science

La finalissima il 7 ottobre: è stato selezionato per il progetto "Dal bidone dell'umido una risorsa per l'uomo". I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio e la fornitura dei relativi materiali di consumo.

C’è anche il Liceo Scientifico Facchetti di Treviglio tra gli 8 finalisti che si contenderanno il 7 ottobre prossimo la vittoria della quinta edizione, la terza a livello nazionale, del Concorso Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin, rivolto ai Licei con percorso a curvatura biomedica, che mette al centro il laboratorio della scuola, strumento concreto ed efficace per far capire agli studenti come funziona il metodo scientifico.

È stato selezionato insieme al Liceo Scientifico Ettore Majorana di Sessa Aurunca (CE), il Liceo Enrico Fermi di Bologna, il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste, il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di Pesaro, il Liceo Scientifico Valsalice di Torino, il Liceo Scientifico Alessandro Volta di Foggia e il Liceo Scientifico Guglielmo Marconi di San Gavino Monreale (SU).

La sfida vedrà gli otto finalisti confrontarsi sul tema “Rigenerare il futuro”, con l’elaborazione di 5 esperienze sperimentali legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU individuati come filo conduttore dell’edizione di quest’anno: dall’Innovazione legata alle biotecnologie (SDG 9), a quello del Riciclo, rifiuti, economia circolare (SDG 12) e ad Ambiente e sostenibilità (SDG 11).

Il Liceo Scientifico Facchetti di Treviglio partecipa con il progetto “Dal bidone dell’umido una risorsa per l’uomo”, per lo studio e il recupero di sostanze dallo scarto organico di origine domestica, che viene riciclato come fonte nutrizionale per la crescita e la fermentazione di microrganismi e la produzione di sostanze di interesse, come il bioetanolo.

Un volto bergamasco anche tra i giurati: si tratta di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, che affiancherà Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin, Direttore generale della Fondazione Telethon e Presidente di Giuria della finale; Sergio Abrignani, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare e Professore ordinario di Patologia Generale all’Università di Milano; Marco Cattaneo, Direttore responsabile di Le Scienze; Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane

I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 e 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 e 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2021).

La Giuria assegnerà anche il Premio Ambiente al team che avrà integrato al meglio nella sua proposta il concetto di ecosostenibilità e tutela dell’ambiente. Il premio consiste nell’assegnazione di 15.000 euro per l’acquisto di materiale vario da laboratorio.

Non solo, per venire incontro al momento difficile vissuto dalle scuole a causa della pandemia da Covid-19, la Fondazione DiaSorin ha confermato anche per quest’anno il Premio Finalisti, del valore di 10.000 euro, ai team arrivati in finale ma non vincitori dei premi sopra descritti.

“L’obiettivo che ci siamo posti con il Concorso nazionale Mad for Science è far appassionare i giovani alla scienza già al liceo, attraverso un’esperienza concreta nei laboratori scolastici – ha dichiarato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon – Il lavoro che attenderà la Giuria non sarà facile: anche quest’anno sono arrivati, infatti, tanti progetti molto interessanti e ambiziosi. Siamo felici di constatare che sempre più docenti e studenti credono nel valore di sperimentare la scienza nei laboratori scolastici sia dal punto di vista dell’apprendimento di una materia così affascinante sia per l’orientamento verso le carriere scientifiche”.

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