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Come funziona

C’è anche la televisita nel progetto di Ats Bergamo per sostenere la stagione turistica

Il piano sperimentale per la Continuità Assistenziale Stagionale Turistica (CAS) 2021

Bergamo. È stato presentato venerdì mattina in Ats Bergamo in videoconferenza il progetto sperimentale per la Continuità Assistenziale Stagionale Turistica (CAS) 2021 dell’Agenzia di Tutela della Salute che prevede – accanto alla formula tradizionale – un’innovativa organizzazione hub&spoke per una porzione del territorio. A illustrare il progetto il dottor Michele Sofia, direttore sanitario di ATS Bergamo, affiancato dal direttore generale Massimo Giupponi.

A causa della mancanza di medici (solo 5 disponibili per 12 postazioni) ATS Bergamo ha attuato un sistema misto: da un lato la tradizionale Continuità Assistenziale Stagionale Turistica (CAS), dall’altro un progetto pilota hub&spoke per una parte del territorio.

L’organizzazione hub&spoke – che interessa Bergamo (hub) e come spoke Serina, Gromo e Bratto – prevede:

Il Medico nel centro HUB a livello provinciale:

dal lunedì al venerdì; dalle ore 13.30 alle ore 18.30

L’infermiere nel centro SPOKE:

Serina (postazione della CA): dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.30 alle ore 18.30
Gromo (postazione della CA: dal lunedì al venerdì; dalle ore 13.30 alle ore 18.30
Bratto/Dorga: dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.00 alle ore 18.30

COME FUNZIONA LA TELEVISITA

Cuore del progetto è la televisita: “Il paziente si presenta nel centro spoke e sarà preso in carico dall’infermiere, il quale si collega in video con il medico presente nel centro hub per la visita. Nel caso in cui il paziente necessitasse di una visita ambulatoriale e/o ospedaliera verrà indirizzato ai servizi competenti.

L’organizzazione in rete (centro hub&spoke) consente di rispondere al bisogno sanitario in modo proporzionale alle esigenze ed è un altro punto qualificante del progetto. Sappiamo che vi sono situazioni che possono tranquillamente essere gestite dagli infermieri mentre altre necessitano del medico.

In questo modo possiamo essere flessibili e utilizzare la risorsa più idonea a tutto beneficio del singolo paziente e dell’organizzazione del servizio sul territorio nel suo complesso”, ha spiegato il dottor Sofia.

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