È arrivata anche a Bergamo l’onda di protesta dei No-vax contro il Green pass. Nel pomeriggio di sabato duemila persone (secondo la Questura) si sono date appuntamento in piazza Dante, fuori dalla Procura di Bergamo, per protestare contro il vaccino anti-Covid e il foglio verde imposto dal Governo a partire dal 6 agosto.
Un punto di ritrovo scelto non a caso, lì dove i magistrati bergamaschi da oltre un anno stanno indagando per chiarire eventuali responsabilità nella gestione della pandemia, che in Bergamasca ha complito in modo più grave che in altre zone.
Sul palazzo della Procura sono stati affissi cartelli con slogan come “No al vaccismo”, alcuni accompagnati dai simboli nazisti.
La mobilitazione, non autorizzata dalla Questura, si è poi spostata di pochi metri, in piazza Matteotti, dove ha sede il Comune. Qui i manifestanti hanno inveito contro il sindaco Giorgio Gori, con insulti e inviti a scendere dal suo ufficio al primo piano, e poi hanno dato pugni al portone del palazzo comunale.
Da lì si sono diretti in via XX Settembre, passando tra la tanta gente del sabato pomeriggio, poi in via Zambonate, in via Tiraboschi e infine in piazza Marconi, di fronte alla stazione, dove la manifestazione si è conclusa.
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