“In Italia ben dodici milioni di cittadini dichiarano di praticare attività sportiva, chi in forma agonistica, la maggior parte a livello amatoriale. Nelle varie discipline operano circa centomila società sportive sotto l’egida del Coni”. Partendo da questi numeri il deputato Daniele Belotti, capogruppo della Lega in Commissione Istruzione, cultura, sport della Camera, ha presentato un progetto di legge per inserire nella Costituzione Italiana un riconoscimento dei valori dello sport.
“La Costituzione – spiega Belotti – è una carta con dei principi fondamentali, ma che può e deve essere aggiornata in base alle sensibilità popolare e alle modifiche che la società avanza negli anni. E lo sport rappresenta proprio un elemento caratterizzante della nostra società e come tale è doveroso riconoscerlo tra i princìpi e i valori primari che regolano i diritti e i doveri dei cittadini, nonché i poteri e le funzioni degli organi pubblici”.
“Del resto – continua il deputato leghista – molti altri stati nel mondo hanno inserito i valori dello sport nella loro costituzione. Russia, Ungheria, Portogallo, Grecia, Croazia, Svizzera, Spagna, Brasile ad esempio includono nelle loro carte costituzionali il dovere da parte dello Stato di e allo stesso modo l’Unione Europea riserva allo sport diversi passaggi in molti documenti ufficiali, come la Dichiarazione sulla specificità dello sport allegata alle conclusioni del Consiglio europeo di Nizza del 2000 o il Libro bianco sullo sport, adottato dalla Commissione europea l’11 luglio 2007 che evidenzia la crescente importanza civile, sociale e culturale del settore e il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007″.
“Sulla base del sempre più maggior numero di praticanti e appassionati di sport – conclude Belotti – e visti i valori di rispetto, educazione, lealtà, tutela della salute, ho presentato un progetto di legge per modificare l’articolo 32 della Costituzione affinché “la Repubblica riconosca e favorisca il diritto allo svolgimento dell’attività sportiva e ricreativa. La legge assicuri la realizzazione degli strumenti idonei a garantire l’esercizio libero e gratuito dell’attività”.
In questo periodo, con la pandemia che sta mettendo a rischio di chiusura decine di migliaia di società sportive dilettantistiche, sarebbe un importante segnale di attenzione e di incoraggiamento verso i milioni di appassionati e praticanti delle varie discipline. Già in passato sono stati presentate trasversalmente proposte analoghe, speriamo ora ci sia più sensibilità”.
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