Il caso

Odori molesti nell’aria a Bagnatica: 30 “sentinelle” sul territorio per scoprirne la fonte

Un problema rilevato per la prima volta 3 anni fa, ma che negli ultimi mesi si è fatto più intenso e insistente: grazie alle segnalazioni puntuali dei cittadini Arpa e Ats potranno risalire ai responsabili.

Bagnatica. A tre anni di distanza dalle prime segnalazioni, il Comune di Bagnatica ha deciso di dire basta: il fenomeno degli odori molesti nell’aria, presumibilmente emessi da qualche azienda della zona, negli ultimi mesi era diventato troppo insistente per continuare a sopportare.

Così il sindaco Roberto Scarpellini ha deciso di farsi promotore di un tavolo di coordinamento al quale siedono anche il collega di Brusaporto Roberto Rossi, quello di Costa di Mezzate Luigi Fogaroli, l’Ats di Bergamo e Arpa Lombardia, costituito ad aprile con l’obiettivo di risalire alla fonte delle molestie olfattive.

Le prime segnalazioni, come detto, erano arrivate circa tre anni fa da cittadini residenti in una zona bel localizzata del paese: ma quello che sembrava essere un fenomeno delimitato, pian piano ha iniziato a coinvolgere sempre più cittadini, anche dei Comuni limitrofi, e il perimetro delle lamentele si è espanso dalla zona pedecollinare fino al Cassinone, all’estremo opposto del territorio.

“Gli odori vengono segnalati in particolare in orario notturno, indicativamente tra le 22 e le prime ore della mattinata successiva – spiega il sindaco di Bagnatica Roberto Scarpellini – Così, d’accordo con gli altri sindaci coinvolti, abbiamo deciso di intervenire attivando con Arpa e Ats la fase di verifica, prevista da un’apposita legge regionale, che consiste in un’attività di monitoraggio svolta per mezzo di uno specifico applicativo che prende il nome di MOLF”.

Si tratta di un software che Arpa ha messo a disposizione di una trentina di cittadini selezionati tra coloro che avevano espresso lamentele, metà dei quali residenti a Bagnatica e i restanti tra i Comuni di Brusaporto, Costa di Mezzate e Montello: ogni volta che avvertono il problema, sono chiamati a riportare sull’applicazione orario, posizione esatta e una descrizione dell’odore percepito.

Il monitoraggio, partito l’1 giugno, avrà una durata di tre mesi: a settembre, quindi, tutti i dati caricati dai cittadini verranno validati e controllati da consulenti esperti, che incroceranno queste indicazioni anche con le rilevazioni meteorologiche.

“Gli odori continuano a sentirsi abbastanza frequentemente – conclude Scarpellini – Bagnatica è forse il Comune più colpito tra quelli in zona e ci aspettiamo che una volta ottenute le indicazioni da Arpa i responsabili facciano di tutto quantomeno per mitigare il più possibile questo problema”.

(foto credits https://www.flickr.com/photos/aquamech-utah/)

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