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Bergamo

Nuovo accordo tra Comune e Demanio: al tribunale l’ex Maddalena, in pausa Piazza Libertà

Rivisto l'accordo tra Comune e Demanio risalente al 2017: in cambio della ex Maddalena a Palafrizzoni vengono dati nuovi spazi rispetto al precedente "patto"

Siglata la permuta tra il Comune di Bergamo e l’Agenzia del Demanio inerente a quattro strategici punti della città.

Nel pomeriggio di mercoledì 21 luglio è stato rivisto l’accordo risalente al 2017 tra il Comune, il Demanio e il Ministero della Giustizia che vedeva la concessione per 30 anni del piano terra di Palazzo della Libertà (edificio di proprietà dell’Agenzia del Demanio) in cambio della rimessa a nuovo (a spese del comune, circa 400mila euro) di alcuni spazi del chiostro dell’ex Maddalena in via Sant’Alessandro (adiacente al tribunale e di proprietà del comune), da destinare agli uffici dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE).

A fronte, però, di necessità di maggiore spazio per il tribunale sito in via Borfuro (“Siamo ormai saturi, specialmente per gli uffici del personale amministrativo”, ha sottolineato il presidente Cesare De Sapia) e l’assoluta urgenza di poter utilizzare gli spazi per proprie necessità, l’accordo del 2017 è stato rivisto.

Al tribunale, quindi, verrà ceduto l’intero ex complesso della Ex Maddalena dove troveranno sede l’UNEP, il giudice di pace e gli uffici del personale: l’edificio, inoltre, sarà totalmente riqualificato grazie ai 4milioni del PNRR dedicati al rinnovamento della struttura.

Per il Tribunale, la sottoscrizione di questa importante permuta consentirà di trovare finalmente risposta alla carenza di spazi che da tempo incideva significativamente sull’attività giudiziaria con ripercussioni sulla qualità del servizio.

In cambio, il Comune ottiene gli immobili denominati Campo di Marte in via Grataroli, l’ex sede Arci di via Gorizia e l’ex Casello ferroviario di San Colombano, di proprietà dello Stato.

A seguito di queste nuove intese, su Palazzo della libertà proseguirà il confronto a tutt’oggi in corso con la Prefettura e l’Agenzia del Demanio, oltre all’Uepe, per individuare la migliore soluzione sull’importante edificio lungo via Verdi, dando però parallelamente seguito ai progetti sia del Tribunale che del Comune sugli edifici e le aree oggetto della permuta a pari valore, per un ammontare di 2,6 milioni di euro.

Per il Comune, l’acquisizione nel proprio patrimonio immobiliare delle proprietà fino ad ora dello Stato permetterà altresì l’attuazione di rilevanti progetti.  Per Campo di Marte, acquisendo un tassello fondamentale per l’intera riqualificazione delle piscine comunali e più in generale, dell’intero quartiere, dopo l’ormai imminente compimento della riqualificazione degli ex Ospedali riuniti e la cessione all’Università, ratificata qualche settimana fa, dell’attuale sede dell’Accademia di Guardia di Finanzia di via Statuto.

L’ex casello di San Colombano, potrà rientrare invece, salvo ulteriori valutazioni dei prossimi mesi, nel più generale progetto della T2, la nuova tranvia della valle Brembana, mentre l’edificio di via Gorizia potrà trovare un suo futuro, a vantaggio di tutto il quartiere della Grumellina, dopo la chiusura del bar e della sede Arci avvenuto ormai molti anni addietro.

“Abbiamo cercato insistentemente in questi anni di chiudere questo accordo, per riuscire a dare la migliore risposta alle esigenze del tribunale e dall’altra per consentire di proseguire nei progetti che ci eravamo prefissati –  ricorda il Sindaco Giorgio Gori – Il risultato raggiunto oggi è frutto di una lavoro corale di diversi soggetti istituzionali che mi sento di ringraziare per la collaborazione e l’unità di intenti dimostrati”.

“Sono particolarmente orgoglioso del lavoro svolto insieme al sindaco e agli enti coinvolti per dare riposta alle esigenze del personale del Tribunale e dei molti colleghi e singoli cittadini che quotidianamente utilizzano per le più diverse necessità quegli spazi” dichiara il viceSindaco Sergio Gandi.

L’assessore Francesco Valesini che ha seguito più direttamente la partita ricorda come “Le condizioni dell’ex Maddalena, abbandonata da molti anni, avrebbero imposto all’Amministrazione comunale investimenti importanti per la sua ristrutturazione, oggi per noi difficilmente sostenibili. Questa permuta oltre a dare risposta a servizi pubblici di fondamentale rilevanza, consente, grazie alle disponibilità del Ministero, di trovar anche le necessarie risorse per la sua sistemazione e nello stesso tempo ci consente di intraprendere un percorso di valorizzazione delle proprietà cedute al nostro patrimonio, atteso da diverso tempo. Per la collaborazione dimostrata, un particolare ringraziamento lo voglio rivolgere alla direzione regionale del Demanio e, in particolare, al direttore Terzaghi con cui stiamo proseguendo anche un altrettanto importante confronto, insieme a Prefettura e Provincia, per Palazzo della Libertà”

“Gli immobili pubblici possono rappresentare una straordinaria opportunità per valorizzare i territori e migliorare la qualità della vita, contribuendo alla crescita del Paese – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme – L’operazione delineata oggi è il risultato del lavoro sinergico condotto in questi anni dall’Agenzia del Demanio, dal Comune e dal Ministero della Giustizia, per razionalizzare e valorizzare al meglio il patrimonio immobiliare pubblico della città e individuare soluzioni condivise per rispondere alle esigenze delle amministrazioni coinvolte, a beneficio della collettività. L’Agenzia del Demanio è a disposizione per ogni supporto agli Enti territoriali per finalizzare il patrimonio immobiliare pubblico ad opere ad alto impatto sociale, di sostenibilità ed economico”.

“Ringrazio il Comune di Bergamo per aver dato attenzione alle esigenze del tribunale – commenta Cesare De Sapia, Presidente del Tribunale di Bergamo – e aver permesso la realizzazione di questa operazione che ci permette di ampliare gli spazi a nostra disposizione e trovare sede all’UNEP e al Giudice di Pace, proseguendo nella realizzazione della cittadella della Giustizia in via Borfuro. Devo un ringraziamento alla Corte d’Appello, che non solo ci ha aiutato a perseguire questo obiettivo, ma che anche contribuisce economicamente all’operazione di ampliamento all’ex Maddalena.”

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