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L'iniziativa

Al Carroponte niente clienti per un giorno: ristorante riservato agli ospiti della Bonomelli

Il direttore Giacomo Invernizzi: "Bello pensare che ci sia chi, come Oscar Mazzoleni, ha a cuore le fragilità degli altri"

Niente clienti per un giorno. Martedì 20 luglio il Carroponte di Bergamo è rimasto chiuso al pubblico per ospitare un evento molto, molto speciale: il locale di Oscar Mazzoleni ha infatti accolto gli utenti dell’Opera Bonomelli.

Un pranzo insolito sia per i ristoratori, sia, soprattutto, per gli invitati che hanno potuto gustare i piatti usciti dalla cucina del locale: pollo, risotto, dessert, oltre  ai celebri finger food del Carroponte.

L’iniziativa è nata da un’idea del titolare del ristorante di via de Amicis: “Nonostante un anno di difficoltà siamo in piedi e tutti i dipendenti sono stati pagati – spiega Mazzoleni -. Un evento così ci regala la gratitudine di queste persone che sono meno fortunate di noi, ed è bello poter fare qualcosa per gli altri. La mia speranza è che anche dopo l’estate si possano replicare iniziative simili”.

“È molto importante che ci siano persone che hanno a cuore i meno fortunati – commenta Giacomo Invernizzi, direttore dell’Opera Bonomelli di Bergamo -. Eventi come questo sono fondamentali per i nostri ospiti, li riavvicinano alla società: perché la fragilità non deve mai diventare disagio, altrimenti poi diventa molto difficile uscirne”.

La Fondazione Opera Bonomelli è un ente che si occupa di fenomeni di grave marginalità: persone in strada, sfrattate, sole, senza lavoro, persone con problemi di dipendenza. “Il mondo, ma anche la nostra città, sono pieni di persone fragili – continua Bonomelli -. È importante far sentire a questa gente la nostra vicinanza, solo così possono rialzare la testa. Oscar e il suo personale oggi sono stati generosi e spontanei, e questo è un messaggio importantissimo che i nostri ospiti hanno sicuramente recepito”.

Giacomo Invernizzi
Giacomo Invernizzi, direttore della Fondazione Opera Bonomelli

“Sono cresciuto in una famiglia che non aveva grossi mezzi di sostentamento e spesso, durante questi ultimi anni, mi sono fermato a riflettere sul reale valore dei soldi – sottolinea Mazzoleni -. Queste persone che sono sedute ai tavoli del Carroponte magari un giorno avevano una vita normale e a un tratto hanno perso tutto. Potrebbe capitare a chiunque di noi, è bene saperlo. Noi oggi, con questa iniziativa, abbiamo aperto le porte del nostro locale senza giudicare niente e nessuno”.

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