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In aereo

Per viaggiare in Europa non basta il green pass: cos’è e come si ottiene il Plf

Dopo la notizia del gruppo di passeggeri respinti all'aeroporto di Malpensa nonostante in possesso del green pass, ma privi del Plf (ovvero del Passenger Locator Form), vediamo cos'è questo documento burocratico

Dopo la notizia del gruppo di passeggeri respinti all’aeroporto di Malpensa nonostante in possesso del green pass, ma privi del Plf (ovvero del Passenger Locator Form), vediamo cos’è questo documento burocratico che ci consente di viaggiare in Europa.

Si tratta di un modulo con cui vengono raccolte informazioni sull’itinerario di viaggio, recapito telefonico e indirizzo di permanenza sul territorio per permettere all’Autorità sanitaria di contattare tempestivamente il passeggero, qualora esposto ad una malattia infettiva diffusiva durante il viaggio in aereo o a bordo di qualsiasi mezzo di trasporto.

Per avere tutte le informazioni necessarie su questo modulo è stato sviluppato il sito web app.euplf.eu per promuovere l’utilizzo di un unico documento digitale europeo – EU digital Passenger Locator Form (dPLF).

Una volta inviato il modulo, il passeggero riceverà all’indirizzo email indicato in fase di registrazione, il dPLF in formato pdf e QRcode che dovrà mostrare direttamente dal suo smartphone (in formato digitale) al momento dell’imbarco.

In alternativa, il passeggero potrà stampare una copia del dPLF da mostrare all’imbarco.

Il dPLF andrà inviato obbligatoriamente prima dell’imbarco.

È necessario compilare un modulo per ciascun passeggero adulto.

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