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L'attacco a lega e regione

Ruzzini (Pd): “Vaccini tardi e in due sole farmacie bergamasche”

Dura anche sulla gestione dei medici di base: "La proposta leghista di premiare economicamente i medici che accolgono più pazienti è solo una cura palliativa per un sistema profondamente malato. Come può un medico curare più di 1500 persone?"

Oriana Ruzzini, farmacista e consigliera del Partito Democratico a Bergamo, non le manda a dire alla Lega, al centrodestra e alla Regione Lombardia,  sulla gestione della pandemia da Covid, sulla sanità di base, sui vaccini.

“Se fossi una fan del metodo di comunicazione leghista – attacca il suo intervento – probabilmente oggi monterei il video del Consiglio comunale di ieri sera, isolando il pezzo in cui Ribolla (Alberto, capogrupppo leghista, ndr) declama le prodezze della Regione Lombardia in tema di medicina territoriale. Potrei titolarlo a caratteri cubitali ‘Buongiorno destra, ben svegliata principessa’ visto che a proporre l’ordine del giorno sulla carenza dei medici di base è Fratelli d’Italia. Come se in maggioranza non avessimo mai sollevato la questione. L’ultima volta pochi mesi fa con un Odg per sollecitare l’avvio della riforma della legge regionale 23, spesso con tanto di esempi plastici: la pediatra della Malpensata che è andata in pensione e non è stata sostituita, Campagnola senza più un medico di base ecc. Ma guai a votare a favore…”.

Poi, prosegue, “per rendere virale il video, potrei inframezzare il surreale elenco trionfalistico dei successi di Fontana con i numeri impietosi degli investimenti regionali di questi anni. E aggiungerei qualche frame di Giorgetti che i medici di base voleva proprio eliminarli!”.

Invece, “siccome non sono un’onorevole youtuber ma una farmacista, mi limito a condividere la mia arrabbiatura in aula e la mia esperienza al bancone. Dove è sempre più chiaro che purtroppo, ancora oggi, in Lombardia se ci si vuole curare si paga. E la proposta leghista di premiare economicamente i medici che accolgono più pazienti è solo una cura palliativa per un sistema profondamente malato. Come può un medico curare più di 1500 persone? Come può fare prevenzione? E come si può pensare di affidare ad uno specializzando 1000 pazienti?! Carne da macello al mercato, questa è la sensazione”.

A proposito di medicina territoriale, conclude: “Mentre in Lazio, in Liguria e in altre regioni, da mesi ci si può vaccinare in farmacia, in Lombardia la circolare di Federfarma è appena arrivata: si comincerà a vaccinare anche nelle farmacie lombarde! Ma con calma: sapete quante farmacie in tutta la provincia di Bergamo potranno aderire per ora alla campagna vaccinale? Due. In tutta la provincia. Un altro grande successo della giunta Fontana”.

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