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La ripartenza

In via Lunga tornano gli stand dopo il capitolo sanitario: la Fiera di Sant’Alessandro la prima post Covid

Sarà dal 3 al 5 settembre e si svolgerà in presenza con un massimo di cinquemila persone in contemporanea. Il plauso di Attilio Fontana: "Se riparte Bergamo, riparte la Lombardia".

Dopo due parentesi “sanitarie”, la Fiera di Bergamo è pronta a ritrovare finalmente la propria vocazione di spazio espositivo: lo farà, anche simbolicamente, con la Fiera di Sant’Alessandro, evento millenario che porta il nome del santo patrono della città e che si svolgerà in presenza dal 3 al 5 settembre.

Come è ovvio che sia, sono state prese tutte le accortezze del caso per garantire a visitatori ed espositori la massima sicurezza: dalla registrazione online necessaria per tutti gli eventi con un biglietto d’ingresso digitale scontato di un euro (con il numero verde 800 599444 sempre a disposizione dalle 8.30 alle 18 per supporto e info utili) al controllo costante della capienza fino a cinquemila utenti in contemporanea, con misurazione della temperatura tramite termoscanner, tornelli contapersone, mascherina obbligatoria e sanificazione giornaliera degli ambienti e delle aree espositive.

La rassegna regionale di zootecnia, agricoltura, equitazione, selvicoltura e prodotti alimentari tipici è il primo atto di un ritorno alla normalità, dopo le esperienze dell’ospedale da campo e dell’hub vaccinale.

“La nostra priorità oggi è quella di garantire un’esperienza in piena sicurezza per tutti i visitatori e per tutti gli espositori e stiamo lavorando alacremente per questo – spiega Fabio Sannino, presidente di Ente Fiera Promoberg -. Non abbiamo dubbi che l’esperienza in Fiera manterrà la piacevolezza che ha sempre avuto. Il nostro pubblico ha già dato prova in molte occasioni di essere disciplinato e attento quando si tratta di rispettare le regole per la tutela della salute di tutti”.

Il primo atto sarà il convegno “Il Paese riparte dall’agricoltura. Dal territorio al cibo, scenari di futuro”, promosso da Coldiretti, al termine del quale verrà inaugurata la Fiera, venerdì 3 settembre alle 12.30. Per il pubblico è confermato l’ingresso gratuito per tutta la giornata di venerdì (14.30-22.30) mentre il sabato e la domenica (rispettivamente dalle 9 alle 22.30 e dalle 9 alle 19) il costo del biglietto è di 7 euro per gli adulti  (6 per chi acquista online) e 5 euro per over 65 o ragazzi dai 12 ai 16 anni (4 online).

“Più che di ripartenza ci piace parlare di un nuovo inizio – sottolinea Fabio Sannino – Purtroppo sappiamo che ancora oggi il peggio non è del tutto alle spalle, ma noi vogliamo scagliare il cuore oltre l’ostacolo. Siamo sicuri sotto ogni punto di vista, sanitario e non, di portare avanti non solo questa manifestazione ma un calendario che per l’autunno prevede già 8 eventi. Un segnale di determinazione che speriamo arrivi anche a potenziali visitatori ed espositori: vogliamo mettere in campo ogni sforzo possibile per una fiera di facile accesso e alla portata di tutti”.

In quest’ottica si inserisce anche la possibilità per gli espositori di finanziare il costo dello stand in 12 mesi a tasso zero, versando solo la quota di iscrizione (300 euro + iva) e restituendo il resto in comode rate mensili.

Orgoglioso della ripartenza anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che in un videomessaggio ha voluto manifestare la propria vicinanza: “Bergamo è il simbolo dell’Italia che non si arrendere, di chi lotta con coraggio e determinazione – ha spiegato – La riapertura della Fiera di Bergamo, con il lancio del primo evento fieristico post Covid-19 a settembre, è un momento significativo per la città e per tutti i lombardi. È il segno di una città che, dopo tanta sofferenza, ha voglia di ripartire e di riprendere il tempo perduto. Auguro a Fiera Bergamo e a tutti gli espositori il pieno successo: se riparte Bergamo, riparte la Lombardia”.

“La Fiera ha rappresentato il metronomo della situazione Covid in città – ha aggiunto il sindaco Giorgio Gori – Prima la nostra resistenza e voglia di combattere il virus, poi la nostra capacità di curare i malati e di proteggere la popolazione con i vaccini. Ora è il tempo della ripartenza delle attività economiche. La battaglia non è finita, ma il ritorno del polo fieristico agli scambi, al commercio, alla vetrina dei prodotti e del lavoro di Bergamo è una grande notizia per tutti”.

Dello stesso avviso Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio: “Oggi è il momento della celebrazione della ripartenza, ma dobbiamo andare oltre questa narrazione e impegnarci a progettare il futuro per ritagliarci uno spazio nell’ambito del complesso sistema fieristico nazionale e internazionale”.

Impossibile, però, dimenticare cosa è stata la struttura della fiera negli ultimi 17 mesi, con un doveroso ringraziamento agli alpini e ai volontari che vi hanno lavorato. A loro il plauso di Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova, e di Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo, che ha continuato augurandosi che il modello di collaborazione tra i vari attori del sistema per combattere il Covid “possa proseguire anche su tutte le altre attività. La Fiera è stata risorsa essenziale durante la fase acuta dell’emergenza e anche per la campagna vaccinale. Siamo lieti che il lavoro di organizzazione delle vaccinazioni messo in atto possa riconsegnare la struttura alle sue attività istituzionali e ordinarie in anticipo rispetto alla fine della campagna vaccinale stessa”.

Come detto, la Fiera di Sant’Alessandro è solo il primo degli eventi già calendarizzati per l’autunno: AgriTravel e Slow Travel Expo – Fiera dei Territori (17-19 settembre per il pubblico, 27-29 settembre per gli operatori) che punta alla promozione e valorizzazione del turismo di prossimità con particolare focus sulla montagna; Lo Spirito del Pianeta (10-19 settembre nell’area esterna), festival internazionale dei gruppi tribali e indigeni del mondo per la prima volta in Fiera; Creattiva con la nuova location di Roma (19-21 novembre), ultima tappa di un tour che parte da Brescia (5-7 novembre) e torna come ormai da tradizione anche a Napoli (12-14 novembre).

Gli eventi fieristici 2021 di Promoberg si concluderanno con la Campionaria (28 ottobre-1 novembre) e il Salone del Mobile (13-15 novembre e 19-21 novembre). A dicembre, infine, la Fiera aprirà le porte ai giovani e alla loro creatività, con Visionary Bergamo, costola di Visionary Days, nel quale oltre 500 giovani under 35 si confronteranno sul futuro.

“La Fiera è spazio di vita, di incontro tra le persone – ha concluso Sannino – È luogo di scambio di idee, di condivisione, di progresso e innovazione. Dopo la lunga pausa resa necessaria dall’emergenza sanitaria, vogliamo che espositori e pubblico si riappropino di questi spazi e partecipino alle manifestazioni in totale serenità per condividere le loro passioni ed interessi. La Fiera è per antonomasia il luogo dello sviluppo delle relazioni d’affari e degli scambi commerciali per gli operatori economici, ed è per questo motivo che la sua ripartenza riveste oggi un ruolo concreto e simbolico allo stesso tempo, per esprimere la voglia e l’energia della ripartenza di tutta l’economia del territorio”.

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