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In consiglio comunale

Bergamo, si lavora per rendere le edicole punto per erogare lo SPID

La proposta presentata dall'assessore all'innovazione Giacomo Angeloni legata alla modifica del piano dei chioschi e delle edicole cittadine

É stato votato all’unanimità la delibera che chiedeva la modifica del piano dei chioschi e delle edicole che permetterà agli attuali possessori della licenza per le edicole di cambiare le strutture dello “stabile” nelle dimensioni, tipo e colore, così da poter adibire il chiosco ad altre attività oltre a quelle della vendita di giornali, utili alla sua sostenibilità economica.

Discussa nella seduta del consiglio comunale di Bergamo della serata di martedì 13 luglio, era stata anticipata dall’esposizione del documento nel corso della 1° commissione consigliare permanente del Comune bergamasco, presentata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori come “molto interessante che può essere d’aiuto a numerosi commercianti”.

Le attuali regole relative alla struttura, infatti, impediscono, specialmente per le dimensioni, l’erogazione di altri servizi: come il pagamento di multe e bollette, il ritiro dei pacchi acquistati on line, il rilascio di certificati anagrafici, la vendita di varie categorie di prodotti, quali bibite, snack, gadget, articoli di cartoleria.

La modifica dovrà essere autorizzata dal servizio commercio previo parere del servizio urbanistica, il quale, avvalendosi eventualmente di una commissione che potrà essere costituita per l’espressione di tale parere, valuterà la congruità di quanto proposto con riferimento al contesto circostante.

“Questa iniziativa apre sicuramente nuovi spazi di sopravvivenza per realtà che quotidianamente soffrono la perdita della vendita dei giornali cartacei. E l’obiettivo è anche, per l’Amministrazione comunale, quello di trasformare l’edicola nel punto di riferimento del quartiere, il luogo in cui trovare una risposta rapida alle piccole necessità quotidiane, come il ritiro dei pacchi comprati con l’e-commerce che ora ha un aumento esponenziale”, ha concluso il sindaco Gori.

Avendo ricevuto tutti i voti favorevoli dal 1° agosto potrà avvenire la sostituzione del manufatto delle singole edicole presenti sul territorio.

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Diversi i servizi che con la nuova veste le edicole cittadine potranno erogare in collaborazione dell’amministrazione: “Rafforzeremo il servizio di rilascio di certificati: nel 2019 nelle 11 edicole abilitate a farli sono state 1890, mentre nel 2020 oltre 24mila. A causa della pandemia, infatti, per molti cittadini questi spazi sono stati fondamentali per l’erogazione, in particolare e ahinoi, di certificati di morte. Fino al 30 giugno 2021, invece, ne risultano quasi 17mila”, ha spiegato l’assessore all’innovazione Giacomo Angeloni. 

“Cercheremo di implementare, anche, il servizio molto apprezzato di Segnala Bergamo: si potrà, quindi, fare direttamente nelle edicole le segnalazioni. Così come le prenotazioni tramite Prenota Bergamo. Servizi molto utili per chi, in particolare, non è molto pratico con i device. Stiamo, inoltre, lavorando con il Ministero per poter permettere di ritirare la carta d’identità rinnovata in edicola, senza dover, quindi, tornare negli uffici comunali: un alleggerimento per i nostri uffici e una maggior comodità per i cittadini. L’ambizione è, anche, rendere le edicole punti erogatori di SPID: sarebbe un passo molto utile per tutta la cittadinanza”, ha concluso Angeloni.

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Alla delibera presentata da Gori sono stati presentati due ordini del collegati. Il primo, a firma del consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea Tremaglia, chiedeva “una collaborazione tra il servizio Bergamo Smart shopping e le nuove edicole smart al fine di implementare e diffondere la fruizione del servizio di consegna, con l’obiettivo rendere possibile il ritiro dei pacchi acquistati nei negozi cittadini aderenti all’iniziativa presso l’edicola del proprio quartiere”.

Approvata da tutto il consiglio, la proposta ha ricevuto il sostegno in particolare del primo cittadino che ha sottolineato come “la prima fase del progetto sperimentale in collaborazione con le Poste di Bergamo Smart Shopping non sia stato brillante. Intervistati, i commercianti ci hanno fatto notare di come l’elemento fondamentale che ora manca è una maggiore connessione tra l’e-commerce e il delivery. Perciò stiamo lavorando per realizzare una piattaforma di market place cittadino e Poste si è dimostrata interessata”.

Bocciato, invece, l’ordine del giorno collegato della Lega a prima firma di Stefano Rovetta in cui si chiedeva di valutare l’opportunità di sospendere e/o ridurre quanto meno del 70% la tassa di occupazione del suolo pubblico per l’anno in corso, in favore delle edicole.

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