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La decisione

“Grave episodio in Aula”, Comitato familiari respinge invito della commissione regionale inchiesta Covid

Lo scorso 5 luglio la maggioranza di centrodestra in Consiglio Regionale della Lombardia aveva abbandonato i lavori

Lo scorso 5 luglio la maggioranza di centrodestra in Consiglio Regionale della Lombardia aveva abbandonato i lavori della Commissione d’inchiesta emergenza Covid-19 nel corso dell’audizione del consulente dei familiari delle vittime Covid Consuelo Locati e dell’ex direttore sanitario dell’Ospedale di Alzano Lombardo Giuseppe Marzulli in merito alla gestione della pandemia sul territorio regionale nei primi mesi della fase emergenza.

Un episodio considerato gravissimo dagli stessi Locati e Marzulli, che hanno declinato l’invito per una nuova audizione che sarebbe stata fissata per il 19 luglio. La decisione è stata spiegata in una lettera inviata a Palazzo Pirelli:

“Al netto di qualunque considerazione di carattere politico da cui, con forza, vogliamo restare estranei – si legge – , l’abbandono dell’aula per noi è risultato rivelatore di una volontà che è solo alla periferia della ricerca effettiva della verità, verità che, evidentemente, spaventa tanto da costringere alla fuga.

Per i nostri assistiti, il significato potrebbe essere anche peggiore e rappresentare l’ennesima inoculazione di sfiducia rispetto alle istituzioni.

Una nostra considerazione è dovuta nel merito: la riservatezza, posta a tutela degli auditi, non poteva essere strumentalizzata per ostacolare i lavori della Commissione fermo restando, per inciso, il diritto a rendere pubblici i contenuti dei nostri interventi che conserviamo in ogni momento coerentemente con il principio di trasparenza cui ci ispiriamo come professionisti che rappresentano 520 persone.

Del resto, ciò che abbiamo sintetizzato in occasione della nostra audizione corrisponde a ciò che abbiamo già scritto in migliaia di pagine sottoposte all’attenzione della magistratura sia penale che civile al cospetto delle cui imputazioni di responsabilità è ben più difficile voltare i tacchi e salutare di spalle con la manina.

Noi non siamo politici e non abbiamo mai permesso che la nostra azione si prestasse a strumentalizzazioni di sorta, non siamo certo disposti a farlo ora.

Tanto gli interventi degli avvocati Consuelo Locati e Luca Berni, quanto quelli del dottor Robert Lingard e del dottor Giuseppe Marzulli sono iniziati con proclama di indipendenza ed equidistanza rispetto a qualunque fede politica: prima che cittadini siamo professionisti che, ispirati dal principio della competenza, si stanno impegnando per far emergere responsabilità istituzionali, che paiono ineluttabili, di Regione Lombardia e Governo, con argomenti puntuali, equilibrati e documentali, non senza il coraggio di aver messo in campo esperienze personali vissute in prima linea.

Ci si aspettava un rispetto ed una considerazioni diverse in occasione di un confronto di tale tenore, non certo di dover assistere ad un abbandono dell’aula protervo e supponente mentre ci avrebbe fatto piacere approfondire argomentazioni e fatti a beneficio della verità e, in ultima analisi, dell’intera comunità.

Dato atto di tutto ciò, riteniamo svuotata di qualunque significato la prosecuzione della nostra audizione (nel senso orientato dall’articolo 82 della Costituzione) che, quindi, decliniamo, ma non riterremmo superflue scuse formali all’indirizzo di tutti i firmatari della presente per il comportamento riservatoci, preliminari rispetto ad ogni nostra diversa determinazione circa la valutazione di un’ulteriore nostra presenza quali auditi in commissione d’inchiesta”.

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