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Il commento

Italia in trionfo a Euro 2020: “La vittoria del gruppo, di una famiglia di 26 amici”

Come la storia recente della nostra Nazione, anche la Nazionale ha toccato il fondo per poi rialzarsi, passando dall'inferno al paradiso, al termine di un percorso straordinario, grazie al proprio commissario tecnico, l'unico visionario a credere in una resurrezione

Il trionfo dell’Italia di Mancini è il trionfo di tutti noi italiani. Tutto sta in quei Tricolori che hanno colorato capillarmente piazze, strade e balconi di ogni angolo del Paese, quei Tricolori che prima significavano “ce la faremo” e oggi significano “ce l’abbiamo fatta”.

Un intero Paese travolto da una gioia incontenibile, capace di riassaporare una nuova leggerezza. Roberto Mancini ha compiuto una vera e propria missione sociale, determinando, con la propria impresa, non solo uno storico risultato sportivo, ma un commovente effetto popolare, riuscendo a ridonarci emozioni che ricordavamo, impolverate, in lontani cassetti della memoria.

Come la storia recente della nostra Nazione, anche la Nazionale ha toccato il fondo per poi rialzarsi, passando dall’inferno al paradiso, al termine di un percorso straordinario, grazie al proprio commissario tecnico, l’unico visionario a credere in una resurrezione.

Roberto ha rifondato la Nazionale sapendo cercare e trovare il talento, perché l’Italia, del talento, ne è da sempre la casa madre: popolo di artisti, pittori, scultori, inventori, navigatori, fuoriclasse nel creare, ideare, scoprire, cucinare, impugnare una matita o calciare un pallone.

Le conseguenze del lavoro di Mancini sono state immediate, con tre anni di gioco spumeggiante e una valorizzazione pazzesca del materiale umano a propria disposizione, attraverso un gruppo plasmato passo dopo passo, fatto di ragazzi straordinari, senza primedonne, campioni assoluti o fuoriclasse… ha vinto il gruppo, una famiglia di 26 amici che rappresentano un Paese intero. Siamo diventati campioni d’Europa dimostrando di essere i migliori, per coesione, per qualità di palleggio, per coraggio, tenacia e perfezione tattica.

La Nazionale è stata capace di mutare l’umore collettivo di ciascuno di noi: siamo passati da strade deserte e città fantasma ad un’apoteosi di gioia che ha abbracciato l’intero Stivale. Abbiamo affrontato una pandemia senza precedenti, un incubo lungo un anno e mezzo, sigillati in casa tra angosce, necrologi, preghiere e sirene di ambulanze.

Siamo stati capaci di lottare e rialzarci, con le lacrime che ci scorrevano sui volti, ma con cuori battenti di orgoglio e dignità. Noi italiani non molliamo mai, uniti e compatti, coi piedi per terra ma sempre a testa alta, con lo sguardo rivolto al futuro, tra speranze e ambizioni.

Questa vittoria è per tutti gli italiani che hanno sofferto, è per chi non ce l’ha fatta, per coloro che ci hanno salvato, lavorando senza sosta, stremati, negli ospedali, assistendo al peggio. Ora affrontiamo il futuro con ottimismo e consapevolezza, ma non dimentichiamo tutto ciò che abbiamo passato, imparato e interiorizzato.

Grazie Italia, Grazie Italiani.

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