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Fisco Facile

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Contributo a fondo perduto per i locatori che riducono l’affitto del 2021

L’ammontare del contributo è pari al 50% dell’importo complessivo della riduzione del canone concesso per tutto l’anno

A partire dal 6 luglio è possibile presentare all’Agenzia delle entrate l’istanza per il contributo a fondo perduto per la riduzione degli affitti.

Questo contributo, introdotto con la legge di conversione del decreto “Ristori”, è destinato ad incentivare i locatori ad accordare per l’anno 2021 una riduzione dei canoni di locazione degli immobili ad uso abitativo, con lo scopo di rendere sostenibile il pagamento di tali affitti.

L’ammontare del contributo è pari al 50% (con possibile rideterminazione) dell’importo complessivo della riduzione del canone concesso per tutto l’anno 2021, con un tetto massimo pari a 1.200 euro per ogni locatore (sia per persone fisiche senza partita IVA che locatori in possesso della partita IVA).

Il contratto di locazione deve avere come oggetto un immobile adibito ad uso abitativo, situato in un comune ad alta tensione abitativa e che costituisce l’abitazione principale del conduttore. Inoltre, il contratto di locazione deve risultare già in essere alla data del 29 ottobre 2020 e deve essere oggetto di una o più rinegoziazioni in diminuzione del canone per tutto l’anno 2021 o per parte di esso, con decorrenza delle riduzioni pari o successiva al 25 dicembre 2020.

Questi sono i requisiti necessari per poter usufruire del contributo, tuttavia per poterlo effettivamente incassare bisognerà attendere il 2022. Infatti, le istanze per il contributo possono essere predisposte e inviate all’Agenzia delle entrate nel periodo che va dal 6 luglio 2021 al 6 settembre 2021, ma solo successivamente al 31 dicembre 2021 l’Agenzia effettuerà i riscontri tra i dati indicati su tali istanze e le risultanze del sistema dell’Anagrafe Tributaria, al fine di verificare le effettive riduzioni degli affitti per cui si richiede il contributo.

A seguito di tale riscontro, l’Agenzia rideterminerà il contributo complessivo spettante. Non è infatti certo che tutto il contributo richiesto venga riconosciuto, ma dipenderà dall’ammontate totale dei contributi richiesti e dal loro superare o meno l’ammontare totale dello stanziamento, pari a 100 milioni di euro.

Se il totale dei contributi richiesti e validati sarà superiore a tale cifra, l’Agenzia fisserà la percentuale effettiva di erogazione del contributo, calcolata in base al rapporto tra il totale dei contributi richiesti e i fondi stanziati.

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