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Covid

Locatelli: “Evidente la risalita dei contagi, necessario proseguire con vaccinazioni e protezioni”

Intanto il Governo convoca la cabina di regia per cercare il modo di affrontare la salita della variante Delta

Il Governo convoca la cabina di regia per affrontare il tema della crescita della variante Delta, mentre uno studio riservato a disposizione dell’esecutivo fotografa la situazione e monitora l’evoluzione della pandemia confrontandola con quanto sta accadendo negli altri Paesi. In particolare con la Gran Bretagna, dove la Delta ha già avuto un picco.

L’analisi prevede che — senza un monitoraggio e un tracciamento adeguato — in Italia a fine luglio si potrebbe arrivare a tremila nuovi positivi ogni giorno per raggiungere al 30 agosto un numero di casi che potrebbe oscillare tra gli 8 mila e gli 11 mila.

Una nuova ondata, che potrebbe coincidere con la ripresa della vita normale dopo le vacanze estive e la ripartenza della scuola.

Intanto in una intervista al Corriere della Sera, Franco Locatellibergamasco, coordinatore del comitato tecnico scientifico, fa il punto della situazione attuale.

A differenza di Regno Unito, Spagna e Portogallo, Paesi nei confronti dei quali si devono adottare misure più rigide per i passeggeri in arrivo, qui “il fenomeno è, al momento, molto più contenuto. Questo incremento nei contagi è dovuto in larga parte alla progressiva dominanza della variante delta che per la sua contagiosità, stimata essere di circa il 60% superiore a quella della variante alfa, è passata rapidamente da pochi punti percentuali a valori del 50-60% in alcune regioni”.

Non è solo colpa del ceppo mutante per il professore: “Qualche leggerezza di troppo, come gli episodi di Codogno e di Manfredonia, ha pure contribuito”.

Ed evidenzia come non sia il caso di creare allarmismi: “I dati su decessi e ricoveri in terapia intensiva sono molto più confortanti grazie alle vaccinazioni”.

Ciononostante “bisogna completare in fretta il percorso dell’immunizzazione nelle fasce d’età oltre i 60 anni”.

Ma non si deve abbassare la guardia anche su un altro fronte, quello delle protezioni. E tra Londra che lascia liberi gli spettatori di stare senza mascherina a Wembley e Wimbledon, e Giappone che chiude le Olimpiadi al pubblico, Locatelli non ha dubbi: “La circolazione virale in tutto il mondo è ancora alta. Ritengo opportuno adottare scelte prudenziali per limitare la diffusione del virus nei contesti di potenziale affollamento. Per questo è importante continuare a utilizzare le mascherine anche all’aperto in situazioni di assembramento. In questa prospettiva, la scelta del Giappone, anche considerando che nel villaggio olimpico affluiranno atleti di tutto il mondo, mi pare avere più razionale”.

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