La lettera di Valentina, la nipote di Vittorio, l’84enne malato che si era rivolto a Bergamonews per chiedere un aiuto economico.
Spettabile Redazione di Bergamonews
Sono una Vostra lettrice e scrivo per la storia del sig. Vittorio, l’anziano che ha chiesto aiuto per trasferirsi in una nuova casa.
Dicevo sono una lettrice… sono anche la nipote di Vittorio, l’uomo discreto e gentile che abita nell’appartamento accanto al mio.
Ho avuto il suo permesso prima di inviare questa mail e ringrazio il giornale che ha promosso la raccolta fondi e le persone che hanno fatto le donazioni, accompagnate da parole di vicinanza.
La storia di Vittorio è quella in cui capitano troppi sconvolgimenti e l’oculatezza di una vita non basta più: perdi la casa in garanzia, i figli spariscono o non possono aiutarti, le Istituzioni ti sostengono ma non devono rispondere all’interezza dei bisogni. Accetti il cambiamento, in fondo sei sopravvissuto alla guerra, ma sei spalle al muro: restano i soldi del funerale e quelli non puoi toccarli, non puoi chiedere a tanti che conosci perché ti ritrovi commenti su passi falsi. Allora chiedi aiuto nell’anonimato, confidando nella solidarietà che hai adoperato per primo nella vita, e l’aiuto arriva e scioglie le lacrime.
Manca ancora un po’ per tirare il fiato, duemila euro, tanti per me e mio marito, operai con mutuo e bambini, pochi per maggiorenti e grandi sponsor. Voglio credere che continuerà la sensibilità dei Bergamaschi: l’umiliazione più grande è l’aiuto chiesto e giudicato, l’aiuto chiesto e negato.
Grazie di cuore
Valentina
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