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Diario di bordo

Pessina, tra bicchieri di vino con Barella e il sogno azzurro: “Paura di nessuno, vogliamo vincere”

Il centrocampista nerazzurro dall'inizio dell'Europeo sta appassionando tutti con i suoi racconti, tra le emozioni personali e gli aneddoti sul gruppo: "In campo vanno in 11, ma domenica saremo in 60 milioni a lottare, sudare, soffrire e spingere quella palla in rete"

Ormai il suo “diario di bordo” è diventato un appuntamento imperdibile non solo per i tifosi, ma anche per gli stessi compagni di squadra. 

Matteo Pessina è sempre più protagonista di Euro 2020, tra prestazioni sontuose in campo e atteggiamenti da bravo ragazzo che è impossibile non amare.

E dall’inizio dell’avventura europea ha anche messo in mostra delle ottime doti da scrittore: periodicamente, tramite il suo profilo Instagram, racconta le proprie emozioni, pre o post partita, e tanti aneddoti che svelano il lato nascosto di un gruppo azzurro che sta facendo sognare tutti.

E così, il suo diario di bordo, è arrivato al quarto episodio, forse il più atteso visto che è quello che tira la volata alla finale di domenica sera contro l’Inghilterra.

“Contro la Spagna è stata davvero dura – scrive il centrocampista nerazzurro -. Quel Signore con la S maiuscola di Luis Enrique e i suoi ragazzi ci hanno messo davvero in difficoltà. Ma è in queste partite che il nostro Gruppo si esalta. Abbiamo sofferto e lottato come Fratelli per 120 minuti. E poi i rigori. In quella valanga azzurra che ha travolto Jorginho c’era tutto: emozioni, orgoglio, fame, gioia e coraggio. Insomma lo spirito di noi italiani”.

Finita la partita, la Nazionale è tornata alla base operativa di Coverciano, lasciando momentaneamente Wembley e Londra: “Il ritorno è stato come al solito speciale –  continua Pessina -: alle 5 del mattino, tra abbracci e canti a squarciagola, il Berna (Federico Bernardeschi ndr) che a Coverciano è di casa, ci ha fatto trovare dei bei vassoi di cornetti alla crema! Così siamo andati a letto con la pancia piena e il cuore gonfio di emozioni. E poi, come ormai è abitudine, il giorno dopo la partita io e Loca (Manuel Locatelli ndr) siamo andati in camera di Bare (Nicolò Barella ndr) che è un grande esperto di vini, per degustare un bicchiere di vino e fare qualche chiacchiera tra amici! Penso che questo sia il grande segreto di questa Nazionale: siamo 26 amici, tanti giocano insieme fin dalle nazionali giovanili e siamo davvero un gruppo di ragazzi che ama divertirsi, ridere, scherzare, stare insieme”.

L’ultimo pensiero, ovviamente, per la finale contro l’Inghilterra, “l’atto conclusivo di questa splendida cavalcata. Mi piacerebbe dirvi che va già bene così, che siamo contenti comunque vada. Ma questo Europeo mi ha insegnato che nella vita sognare è importante. E il nostro sogno è vincere. In campo vanno in 11. Ma domenica saremo in 60 milioni a lottare, sudare, soffrire e spingere quella palla in rete. E noi italiani non abbiamo paura di nessuno!!!”. 

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