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Serre distrutte

Maltempo nella Bergamasca, Coldiretti: “Pesanti danni all’agricoltura”

Una vera e propria tempesta di ghiaccio si è abbattuta sui vigneti, causando danni che in alcuni casi sono arrivati anche all’80%. Colpiti da grandine e vento anche qualche oliveto, già in sofferenza per via della siccità.

Nelle ultime ore il maltempo ha colpito pesantemente la provincia di Bergamo. Nella serata di mercoledì 7 luglio – spiega Coldiretti Bergamo – una violenta grandinata con epicentro la collina di Grumello del Monte ha interessato i comuni di Carobbio degli Angeli, Chiuduno, Castelli Calepio Gandosso, Sarnico, in particolare nelle zone collinari.

Una vera e propria tempesta di ghiaccio si è abbattuta sui vigneti, causando danni che in alcuni casi sono arrivati anche all’80%. Colpiti da grandine e vento anche qualche oliveto, già in sofferenza per via della siccità.

“Non avevo mai visto una grandinata di questo genere, così intensa e violenta – dice Luigi Invernici, titolare di un’azienda vitivinicola a Chiuduno (Bg)-; i chicchi erano grossi come palline da tennis e in 4-5 minuti hanno praticamente triturato tutte le foglie delle viti. Su un vigneto di circa 8 ettari stimiamo un danno dell’80-90%. La produzione di quest’anno è andata completamente persa, ora stiamo lavorando per cercare di salvare le viti per la produzione del prossimo anno”.

Si registrano gravi danni anche alle serre.

“Verso le 19,30 di ieri è arrivata una grandinata che mi ha bucato 5 ettari di serre – afferma Roberto Belussi, titolare di un’azienda orticola Chiuduno – dove coltivo prevalentemente valeriana e un po’ di spinacino. Purtroppo non sono state danneggiate solo le strutture, anche le coltura sono state rovinate. E’ durato poco più di 15 minuti e mi ha causato un danno rilevante”.

Oggi invece il temporale si è abbattuto soprattutto nella zona di Arzago D’Adda, Canonica D’Adda, Fara D’Adda, Arcene, Brignano Gera D’Adda e Verdello. In questa fascia – secondo un monitoraggio dei tecnici della Coldiretti – si riscontrano tetti di stalle e capannoni scoperchiati oltre a campi di mais allettati.

“Purtroppo questi eventi – sottolinea il direttore di Coldiretti Bergamo Carlo Loffreda – si sono verificati in un momento delicato per le coltivazioni agricole La grandine poi è l’evento più pericoloso per le campagne perché distrugge in pochi minuti il lavoro di un intero anno. Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

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