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A sarnico

“L’agricoltura riparte dai giovani: a Bergamo il settore primario è molto attivo”

Durante l'assemblea di Coldiretti Bergamo l’assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi ha parlato di finanziamenti e bandi: "Diverse richieste da Bergamo, c'è dinamicità e interesse"

Si è parlato di agricoltura e di ripartenza nel corso dell’assemblea di Coldiretti Bergamo che si è tenuta martedì 6 luglio a Sarnico all’agriturismo Cascina Oglio, un momento molto partecipato che ha riunito tutti i dirigenti territoriali della Federazione. Hanno preso parte ai lavori l’assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, il presidente e il direttore di Coldiretti Lombardia Paolo Voltini e Marina Montedoro. Hanno fatto gli onori di casa il presidente e il direttore di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio e Carlo Loffreda.

“Non ci siamo mai fermati – ha detto Brivio in apertura della sua relazione – consapevoli di esserci assunti l’importante compito di assicurare il cibo sulle tavole degli italiani. Forse non abbiamo ricevuto il giusto riconoscimento per questo, di certo però l’allarme globale provocato dal Covid-19 ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza”.

Dopo aver parlato di Pac e dei progetti proposti da Coldiretti nel quadro del Recovery Plan, Brivio ha ricordato come la Legge di Orientamento approvata 20 anni fa abbia cambiato l’agricoltura bergamasca. Ha inoltre sottolineato l’importanza della Legge contro le pratiche commerciali sleali, con le vendite sottocosto che ora dovranno rispettare una serie di parametri a partire dal superamento dei costi medi di produzione.

Il direttore di Coldiretti Bergamo, Carlo Loffreda, ha quindi presentato all’assessore Rolfi una serie di istanze e di richieste frutto del confronto con il territorio, un ragionamento che ha toccato diversi temi, dal PSR ai danni da fauna selvatica, dal florovivaismo alla carenza di manodopera, dalle problematiche dell’agriturismo al consumo di suolo fino ad alcune proposte sul New Green Deal e sul To Farm To Fork.

Rispondendo ai vari quesiti, Rolfi ha sottolineato che per quanto riguarda il Piano di Sviluppo Rurale, dopo la ripartizione dei fondi tra le Regioni e la pubblicazione delle misure strutturali, da agosto in avanti si procederà con l’uscita dei bandi.

Dopo aver detto di condividere la necessità di ricalibrare gli importi delle misure destinate alla montagna, Rolfi ha evidenziato come i dati relativi ai giovani in provincia di Bergamo siamo molto interessanti. Dal 2014 al 2020 con il PSR abbiamo finanziato a livello regionale 1.141 aziende con complessivamente quasi 30 milioni di euro. In provincia di Bergamo le aziende interessate sono state 241 per un totale 6.820.000 di premi ammessi e 5 milioni già pagati alle imprese. “Questo – ha precisato – significa che c’è dinamicità e interesse”.

Sempre parlando dei giovani, Rolfi ha evidenziato che per il biennio 2021-2022 a livello lombardo sono stati stanziati 16 milioni di euro. Al 30 giugno le domande presentate erano 142, di queste 34 sono arrivate da Bergamo.

Secondo il presidente di Coldiretti Lombardia, Paolo Voltini, Bergamo è una provincia molto attiva, con delle specificità nel settore primario. “Dobbiamo essere capaci di cogliere tutte le opportunità di finanziamento per realizzare i nostri progetti – ha concluso – così come dobbiamo cogliere tutte le innovazioni che ci permettono di rispondere alle sfide del futuro”.

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