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Bergamo, un defibrillatore ogni 588 abitanti: più della media lombarda, ma pochi fruibili h24

Solo 195 su 1.871 disponibili h24, meno del 10%. Paolo Carrara (Areu): "In molti paesi si trovano in luoghi chiusi e non sempre accessibili, come scuole e palestre. All'esterno degli edifici garantirebbero una copertura maggiore, restando a servizio di tutta la comunità"

L'argomento è tornato prepotentemente d'attualità lo scorso 12 giugno, quando il calciatore della nazionale danese e dell'Inter Christian Eriksen, 29 anni, ha avuto un arresto cardiaco accasciandosi in campo privo di sensi.

Il suo capitano, Simon Kjaer (5 presenze con la maglia dell'Atalanta nella stagione 2019-20), intuita la gravità della situazione ha subito spostato la lingua del compagno, liberandogli le vie respiratorie: un intervento decisivo, sommato al tempestivo massaggio cardiaco praticato dai medici e alla scossa del defibrillatore che ha ridato al cuore il suo ritmo naturale.

Appunto, il defibrillatore. Per quanto drammatico, quello che ha visto protagonista Eriksen è un fatto di cronaca che ci porta a fare un bilancio sulla presenza di questi strumenti salvavita in provincia di Bergamo.

I dati forniti da Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) aggiornati all'aprile 2021, parlano di 1.871 defibrillatori sparsi sul territorio orobico: praticamente uno ogni 588 abitanti. In Lombardia sono 13.447, uno ogni 741.

Tanti? Pochi? "In caso di arresto cardiaco, il defibrillatore è utile se è possibile trovarlo nelle vicinanze - chiarisce subito Paolo Carrara, infermiere AAT Bergamo e referente provinciale -. Più sono diffusi e facilmente reperibili, più sono le probabilità di averne uno a portata di mano in caso di bisogno".

 

La distribuzione dei defibrillatori in provincia di Bergamo

Nella mappa sottostante la localizzazione dei 1.871 defibrillatori della Bergamasca. In nero i Comuni che, stando all'aggiornamento di aprile 2021, sono sprovvisti di questo strumento. Il rosso più acceso indica una minor concentrazione di defibrillatori in rapporto al numero di residenti.

A questo link è possibile consultare l'esatto posizionamento di tutti i dispositivi in Lombardia.

 

Il Comune più fornito in termini assoluti è Bergamo, con 252 defibrillatori. Seguono Treviglio con 54, Dalmine 45, Seriate 41 e Albino 28. Appena fuori dalla 'top 5' Orio al Serio, paese decisamente più piccolo rispetto ai primi cinque, ma che conta ben 27 defibrillatori: la maggior parte di questi concentrati però in aeroporto o nelle immediate vicinanze dello scalo.

Per quanta riguarda la presenza del defibrillatore in rapporto al numero di abitanti, al primo posto c'è Mezzoldo (3 defibrillatori, uno ogni 54 abitanti) seguito appunto da Orio al Serio (27 defibrillatori, uno ogni 62), poi Ornica (2, uno ogni 72), Piazzatorre (5, uno ogni 76) e Carona (3, uno ogni 96). Venti i Comuni che - almeno stando all'ultimo aggiornamento di Areu - ne sono sprovvisti, la metà in Valle Brembana.

"Il territorio di competenza di un defibrillatore ha un raggio di 200 metri e va utilizzato entro 2-3 minuti dall'arresto cardiaco - prosegue Carrara -. La presenza sul territorio è buona, anche se averne qualcuno in più non fa mai male. I problemi, semmai, sono altri. Ad esempio quello della poca omogeneità, perché la distribuzione di questi strumenti è legata all'iniziativa di singole realtà, come quelle comunali o associative. Alcune - aggiunge - hanno acquistato e distribuito i defibrillatori sul loro territorio con criterio, altre non lo hanno proprio fatto. Inoltre, in alcuni paesi i defibrillatori si trovano in luoghi chiusi e non sempre accessibili, come palestre e scuole". Tant'è che solo 195 su 1.871 risultano fruibili h24, meno del 10%. "Portarli all'esterno degli edifici permetterebbe una copertura maggiore - osserva Carrara - restando a servizio non solo di chi frequenta queste strutture per poche ore al giorno, ma anche della comunità per tutti le ore del giorno e tutti i giorni dell'anno". Questo a fronte di un piccolo investimento aggiuntivo per la teca riscaldata.

 

Infografica defibrillatori

 

Infografica defibrillatori

 

La domanda, dunque, sorge spontanea: perché, spesso, non si mette in pratica quella che sembra una piccola accortezza? "Forse - commenta Carrara - per timore che qualcuno possa rubare il defibrillatore", il cui costo si aggira intorno ai 1.000 euro (più circa 100 euro l'anno contando le spese di gestione e manutenzione, ndr). "Anche se, negli ultimi dieci anni - osserva il responsabile - a Bergamo si contano solo tre denunce per furti di questo tipo".

Senz'altro il caso Eriksen (le immagini dell'improvviso malore hanno fatto il giro del mondo) ha creato una rinnovata attenzione sul tema. E in corso c'è anche l'iter per il ddl 1441, che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per dotare i luoghi pubblici di nuovi DAE (Defibrillatori semi-automatici ndr) con l'indicazione che siano accessibili H24, l'obbligo per le società sportive anche in allenamento e l'introduzione a scuola dell'insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, oltre che l'immunità per chiunque utilizzi questi strumenti.

 

Infografica defibrillatori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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