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Il ricordo

Raffaella, il primo vero esempio di libertà femminile: niente rabbia, tanta allegria

Soubrette? Regina della Tv? Non solo. Raffaella Carrà ha rappresentato qualcosa di più dello stereotipo della showgirl in tv. Lo spiega Laura Gargano, avvocato, che rilegge la figura dell'artista appena scomparsa sotto una luce diversa.

Laura Gargano, avvocato di Bergamo, e il suo affettuoso ricordo di Raffaella Carrà scomparsa all’età di 78 anni. 

Raffaella per me.

Cosa è stata Raffaella Carrà per la televisione italiana lo sappiamo tutti e tutte.
La prima più garbata bella e brava entraitainer, prima che la TV diventasse commerciale e pure dopo.

Ma cosa è stata Raffaella per me, che ho pianto per un’ora, non so se si possa dire a parole.

Dunque ci provo.

Venivamo, io ed i miei genitori, dal sud, e la mamma, indaffarata con i fratellini piccoli, per non saper come farmi passare il tempo mi piazzava davanti alla televisione, dove mi bevevo tutto ciò che passava. Sceneggiati, inchieste, telegiornali, tutte cose molto poco adatte ad una cinquenne.

Ma poi, ma poi ad un tratto arrivava lei. Biondissima, sempre sorridente, allegra e… con l’ombelico di fuori!

Che invidia, mi dicevo, abituata ai casti ed umili vestiti delle mie parenti meridionali. “È libera proprio come un uomo. Proprio come papà” mi ripetevo.

E in effetti per me lei è stata il primo vero esempio di libertà femminile: senza rabbia, e con allegria.

Chi si scorda il tuca tuca con Albertone, o Maga Maghella.

Chi si scorda il corpo a corpo con Benigni a Fantastico.

E quel verso che a me ragazzina pareva sempre un po’ osè “a far l’amore comincia tu”.

E i fagioli, da indovinare quando tornavo dal liceo.

Ecco.

A ben pensarci lei, proprio lei, mi ha insegnato, a partir dagli anni Settanta, (quelli che furono anche maledetti anni di piombo) che una donna può vivere serena e in piena libertà, senza essere condizionata da stereotipi di genere.

Viva la libertà, Raffa!

Sorridi sempre nel mio cuore e in quello delle mie figlie che ti piangono con me, perché ti vogliamo bene.

Tanto.

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