È spuntato il commento del capitano della nazionale di atletica Gianmarco Tamberi sotto al post di Bergamonews che raccontava dell’impresa sportiva compiuta da tre ragazzi italiani e bergamaschi che hanno strappato il pass per le Olimpiadi di Tokyo.
Un traguardo prestigiosissimo per i giovani atleti orobici, che è passato clamorosamente in secondo piano per via dei loro cognomi diciamo non proprio bergamaschi tradizionali.
Ma andiamo con ordine. Tutto inizia sabato 3 luglio, quando il nostro giornale pubblica l’articolo di Emmanuel Ihemeje, Hassane Fofana e Yassine Rachik che hanno appena conquistato la qualificazione ai Giochi di Tokyo. Una grande notizia per lo sport nostrano, che abbiamo deciso – per forza di cose – di mettere in grande evidenza.
L’articolo, come per quasi tutti i pezzi pubblicati da Bergamonews, finisce anche sulla pagina Facebook del giornale.
E chi si aspetta che i tre ragazzi vengano celebrati come meritano anche sui social, resta deluso. A dar fastidio ai tanti leoni da tastiera è il fatto che i tre atleti vengano definiti bergamaschi: “Con quei cognomi? Impossibile” è uno dei commenti più carini. C’è perfino chi ci chiede di essere seri, se si tratta di una provocazione.
Tanti commenti idioti sono stati cancellati e gli autori bannati dalla nostra pagina. Ma molti – quelli che non contengono insulti o riferimenti razzisti – sono ancora lì, in bella vista. Per testimoniare quanto possa arrivare in basso il commentatore seriale carico di odio.
Alla fine è intervenuto anche il capitano della nazionale di atletica Gianmraco Tamberi: “Bergamaschi o non bergamaschi sono italiani e questo è quello che conta. Tre atleti incredibili che hanno realizzato il loro sogno dopo anni di sacrifici… Vestiranno l’azzurro della nazionale con onore e porteranno il tricolore il più in alto possibile. Bravi bravi bravi. Da capitano della nazionale non potrei essere più fiero di questi ragazzi”.
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