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L'intervista

Cesare Bonini, imprenditore prima di finire la maturità: “Con Vaffanpollo voglio diventare grande”

A 19 anni, in piena pandemia, ha aperto il suo locale a Bergamo: "Ho messo da parte il mio tempo libero per crearmi un futuro diverso"

Quando il 21 giugno ha concluso la maturità da ragioniere Cesare Bonini era già imprenditore da più di cinque mesi. Nel febbraio scorso, infatti, ha aperto la sua prima attività, il Vaffanpollo, sfidando quell’incertezza che i continui lockdown hanno portato a tutto il mondo della ristorazione.

Coraggio e intraprendenza sono ingredienti che nel locale di via Ernesto Rossi sembrano non mancare mai. Per questo, probabilmente, Bonini ha scelto di prendere di petto la situazione e di diventare imprenditore nonostante una pandemia in corso e una carta d’identità che dice ’19 anni’: “La cosa che mi ha spinto a fare questo passo è stata la voglia di essere completamente indipendente – ci spiega -. Quando ero un adolescente una delle paure più grandi che avevo era di diventare un ragazzo che si trascinava nella vita senza obiettivi. Resto comunque legato a mio padre, che chiaramente mi ha dato una grossa mano per realizzare questo sogno”.

Vaffanpollo è una gastronomia/rosticceria che vende prevalentemente carne di pollo: “Ma non solo – ci tiene a sottolineare il giovane ristoratore -, abbiamo anche manzo e fritti. Quello che desidero far capire ora, a cinque mesi dall’avvio, è che anche in locali come il mio si può servire cibo di grande qualità. Quando parlo di Vaffanpollo dico che si tratta di uno slow-fast-food, dove ogni preparazione viene fatta espressa al momento”. Polli al forno a parte: “Quelli, per forza di cose, vengono preparati in anticipo perché hanno una cottura particolare, a 92° con la sonda: in questo modo – spiega Bonini – la carne non diventa mai asciutta, neanche nella parte del petto”.

“La missione è anche far capire alla gente perché sta pagando questo pollo 1-2 euro in più rispetto a quello che prende al mercato. Qua – continua il ristoratore – stiamo parlando della carne di un pollo allevato a terra, cresciuto senza l’uso di antibiotici e con mangime totalmente naturale. Non è stato facile trovare carne di questa qualità, ma i clienti questo fanno fatica a comprenderlo”.

Vaffanpollo
Cesare Bonini, 19 anni

E il nome? “Quello è nato un po’ per caso, mentre cercavamo quello giusto – spiega Bonini -. Ci è piaciuto subito perché è divertente ma fa capire quello che facciamo, e la gente se lo ricorda. Perché ho scelto questo mondo? Perché la ristorazione mi ha da sempre attirato, anche se cucino poco o nulla. Quando lavoro, però, do tutto me stesso e sono pronto a fare qualsiasi cosa”.

“Ho 19 anni e sono giovanissimo, lo so, ma ho aperto convinto di poter costruire qualcosa di grande. Per Vaffanpollo sogno un futuro fatto di diversi locali, spari in diversi paesi, magari una sorta di franchising. Per questo progetto ho messo da parte la mia vita privata, il mio tempo libero – conclude – ma si tratta di un investimento che ho fatto su me stesso”.

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