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La gara

Impresa del loverese Alessandro Romele: è campione italiano juniores

Il 17enne portacolori della Ciclistica Trevigliese ha completato una prima fase d'annata perfetta che lo ha visto già conquistare il titolo lombardo studentesco e il Gran Premio “Città di Treviglio”.

L’immagine di Alessandro Romele che taglia a piedi il traguardo dei Campionati Italiani juniores è l’emblema della fatica e del sacrificio.

Il 17enne di Lovere ha infatti rincorso il sogno di vestire la maglia tricolore sin dall’inizio della stagione riuscendo a centrare il proprio obiettivo a Darfo Boario Terme.

Giunto sulla linea d’arrivo di Corso Italia a braccia levate, il portacolori della Ciclistica Trevigliese ha completato una prima fase d’annata perfetta che lo ha visto già conquistare il titolo lombardo studentesco e il Gran Premio “Città di Treviglio”.

La competizione, 128,6 chilometri lungo le strade della Val Camonica, si è accesa sin dalle prime battute grazie ai numerosi tentativi di fuga messi in atto dai vari atleti.

A cambiare le carte in tavola è stato lo stesso Romele che, poco prima della conclusione del secondo giro, ha allungato in compagnia di Matteo Scalco (Veneto) ottenendo circa un minuto di vantaggio sul gruppo principale.

Nonostante l’impegno profuso, il tentativo della coppia si è progressivamente spento con il passare dei chilometri e i due sono stati raggiunti da altri nove corridori che si sono preparati a giocarsi il successo sul muro di Cornaleto.

Il giovane orobico ha anticipato però le mosse degli avversari fuoriuscendo dal gruppetto in pianura e transitando in vetta al gran premio della montagna in solitaria.

La gestione oculata del percorso ha permesso al ciclista bergamasco di ampliare ulteriormente il vantaggio aggiudicandosi così la vittoria più importante della carriera.

“Non so neanche io che cosa ho fatto, io sono di Lovere, un paese qui vicino, e dall’inizio dell’anno ho pensato agli Italiani a Darfo Boario Terme come mio obiettivo. Il mio vero obiettivo stagionale erano gli Italiani a cronometro, ma comunque il pallino era puntato sugli Italiani strada e ci ho creduto – ha spiegato nel dopo-gara Romele -. Fino agli ultimi cinquanta metri non ho mai smesso di pedalare, è stata la sofferenza più grande della mia vita, però una sofferenza così ha portato a una gioia immensa come il tricolore che credo sia la maglia più ambita da tutti i corridori juniores. Sarò banale, ma la dedica è per tutta la mia famiglia che mi supporta e che mi aiuta, e a tutta la mia squadra, la Ciclistica Trevigliese. Una dedica particolare a mio nonno che non c’è più e non ho mai conosciuto. È il mio angelo custode e questa vittoria è per lui”.

alessandro romele
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